Proposta di legge utero in affitto: ecco cosa potrebbe cambiare

Proposta di legge sull’utero in affitto: potrebbe cambiare qualcosa

Utero in affitto: è oggetto di polemiche e controversie la questione legata alla cosiddetta GPA (gestazione per altri) che, nei prossimi mesi, potrebbe diventare protagonista di notevoli cambiamenti in seguito ad una nuova proposta di legge da parte del partito Fratelli d’Italia. Infatti, la proposta riguarda la volontà di rendere la cosiddetta maternità surrogata (o utero in affitto o, ancora, gestazione per altri) un reato perseguibile per legge, sia qualora essa venga effettuata in Italia (come è già considerata allo stato attuale) sia nel caso di trattamenti all’estero. La questione, a quanto pare, sarà ancora oggetto di dibattiti nelle prossime settimane, e continuerà a dividere l’opinione pubblica tra chi sostiene che la GPA sia un diritto e chi, invece, vuole annoverarla nella categoria dei reati perseguibili in quanto lesivi di ulteriori diritti. Ma vediamo di cosa si tratta e quali potrebbero essere le novità dei prossimi mesi qualora la proposta di legge, esaminata dalla Commissione Giustizia della Camera, diventi legge a tutti gli effetti.

Estensione delle sanzioni: questa è la proposta di legge sull’utero in affitto

Proposta di legge utero in affitto

Proposta di legge utero in affitto: ecco cosa potrebbe cambiare a livello di sanzioni.

Allo stato attuale, chiedere ed ottenere che una gravidanza venga portata avanti da una donna che non è uno dei due membri della coppia (quindi, ottenere la possibilità di “affittare l’utero” di una donna disposta a farsi carico di una gravidanza non propria) è una pratica illegale nel nostro paese. Questa pratica, tuttavia, per quanto molto complessa sia per motivi etici che per questioni legali e burocratiche (ma anche di tipo medico e biologico) è comunque accessibile in diversi paesi del mondo: questo significa che, per tali motivi, si continua a portare avanti quel fenomeno del turismo riproduttivo che si era cercato di frenare con l’abrogazione del divieto di fecondazione assistita dal momento che molte coppie italiane decidono di ricorrere agli stati stranieri per avervi accesso.

La proposta di legge firmata e presentata da una delle esponenti di Fratelli d’Italia, Maria Carolina Varchi, riguarda la richiesta di modifica di un articolo contenuto all’interno della Legge 40/2004, che riguarda, appunto, la gestazione per altri: allo stato attuale delle cose, le sanzioni contenute nell’articolo 12 riguardo la gestazione per altri (che, ricordiamo, in Italia è reato ed in quanto tale è sanzionato con reclusione da 3 mesi a 2 anni e una multa da 600.000 fino a 1 milione di euro) si riferiscono solo alla pratica eseguita in Italia. All’interno della proposta di legge, invece, si vuole estendere la sanzione anche alle pratiche di questo genere effettuate all’estero, includendovi anche la commercializzazione dei gameti che attualmente è utilizzata e prevista per la fecondazione assistita di tipo eterologo.

Qualunque sia l’esito dell’esame effettuato dalla Commissione, la decisione porterà comunque ulteriori polemiche ed il dibattito rimarrà ancora aperto per molto.

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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