La PMA pubblica a Catania è attiva solo all’ospedale Cannizzaro
QLa procreazione medicalmente assistita in Italia rappresenta ancora un’incognita che, in molti casi, dovrebbe essere analizzata al meglio allo scopo di favorire l’accesso alle procedure per tutte quelle coppie che soffrono di infertilità e che hanno scelto di affidarsi alla scienza ed alla medicina per ottenere una gravidanza. Purtroppo, mentre alcune regioni del nord Italia sono riuscite a gestire il gap tra domanda e offerta in molti casi, vi sono altre situazioni territoriali meno positive dal punto di vista dell’offerta: e così accade, ad esempio, che una città come Catania abbia un solo centro pubblico per l’accesso ai trattamenti. Un caso, questo, che non può essere sottovalutato.
PMA pubblica a Catania: è operativo solo il centro Cannizzaro
PMA pubblica a Catania
Il solo centro attivo per la procreazione medicalmente assistita pubblica a Catania è l’ospedale Cannizzaro: qui è stato eseguito il primo trapianto di utero ed esso rappresenta, anche per questo motivo, un centro di eccellenza nel settore che, tuttavia, rischia anche di rimanere l’unico per quanto riguarda il pubblico. Tutte le altre strutture che operano nell’ambito della procreazione medicalmente assistita sono private: questo significa che solo le coppie che possono permettersi di pagare prestazioni molto elevate hanno il diritto di accedere ai trattamenti per ottenere una gravidanza.
Il problema è molto più grave di quanto si possa pensare: infatti, questa situazione problematica non riguarda solo la città di Catania, ma in generale interessa un numero crescente di coppie di tutta la regione che, per poter accedere ai trattamenti per la fecondazione assistita devono necessariamente rivolgersi a strutture in altre Regioni oppure a centri privati della stessa Regione. In Sicilia esistono pochi centri pubblici dedicati all’inseminazione artificiale. A Catania, l’unica struttura che funziona è l’ospedale Cannizzaro, nello specifico il reparto di Ostetricia e Ginecologia gestito dal professor Scollo.
Nelle strutture private, invece, vi sono molte più opportunità per le coppie che vogliono accedere ai trattamenti di fecondazione assistita, come ad esempio il Centro di procreazione medicalmente assistita di S. Agata li Battiati, la casa di Cura Falcidia, il Centro di riproduzione GmR.
Le differenze di costo sono esorbitanti: infatti, i trattamenti presso i centri pubblici possono arrivare ad un costo di 2750 euro, che possono arrivare anche a 7000 euro per i centri privati. Un prezzo decisamente troppo alto, anche per chi insegue il desiderio di diventare genitore da tempo: il problema riguarda anche uno scarso contributo da parte della Regione, che sembra non voler investire in questo settore e pare dare poco spazio al sogno delle coppie che soffrono di infertilità.
Un caso, questo, che va sicuramente rivisto per una risoluzione migliore.
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