PMA modi e tempi di informazione al bambino: come e quando farlo?

PMA modi e tempi di informazione al bambino del percorso di fecondazione

Una delle domande che più spesso una coppia si pone in merito alla fecondazione assistita riguarda i dubbi sull’informare o meno il bimbo del concepimento avvenuto per mezzi non naturali ma grazie all’aiuto della scienza e della medicina. Dal momento che non esiste una legge o una normativa che imponga ai genitori di informare i figli della fecondazione assistita (come, invece, avviene con il percorso di adozione) la responsabilità ed il peso della scelta ricadono sulla coppia che, ad un certo punto, dovrà fare i conti con dubbi e perplessità del tutto normali in questo genere di percorso. Ma quali sono i modi e i tempi di comunicazione delle modalità di concepimento?

PMA modi e tempi di comunicazione al bambino del percorso di fecondazione assistita

PMA modi e tempi di informazione al bambino

PMA modi e tempi di informazione al bambino: quando e come va detto?

È bene prima di tutto sottolineare che la scelta sui modi e sui tempi (oltre che quella riguardante la possibilità o meno di comunicare al figlio il percorso di genitorialità per mezzo della PMA) deve essere fatta sì dai genitori (che sono gli unici responsabili del benessere fisico e mentale del bambino) ma sarebbe bene che essa venga fatta a seguito di un adeguato supporto psicologico. Un esperto del settore potrà guidare in modo corretto i genitori sul come e sul quando, anche analizzando il carattere del bambino e le sue propensioni, la sua vita e il suo trascorso, la sua quotidianità e le sue capacità di reazione. Tuttavia, questo percorso deve essere sempre fatto solo dopo che la coppia ha acquisito maggior consapevolezza in merito al proprio ruolo di genitori, dopo aver eliminato sensi di colpa e paure.

Va ricordato quindi che solo un esperto professionista del settore può fornire indicazioni utili e individuali, basate sui fattori che abbiamo menzionato. In linea di massima (e solo in generale) va detto che l’età più indicata per iniziare un dialogo di informazione è intorno ai 5 anni: da questo momento in poi, infatti, il bambino dispone di propensioni e strumenti per comprendere semplici discorsi sul tema, ma è sempre consigliato ricorrere ad un consulto psicologico che possa anche fornire materiale sull’argomento (per esempio storie, racconti, favole e disegni interattivi più adeguati all’età del bambino).

Proprio perché non esiste un metodo unico e universale per tutti, è importante non farsi influenzare dagli altri: ognuno ha la propria storia e ciascuna coppia arriva alla fecondazione assistita con un bagaglio di risorse e di esperienze differenti. Perciò, affidare una scelta importante come questa ad amici, parenti o al passaparola può essere del tutto deleterio.

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Fecondazione Eterologa Italia

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