PMA al femminile

PMA e donne: in crescita l’età media negli ultimi anni

PMA e donne: cresce l’età media di coloro che si sottopongono ai trattamenti

In occasione del ventesimo anniversario dell’approvazione della Legge 40 in Italia sono state rese note alcune informazioni importanti che riguardano il progresso compiuto proprio in questi anni dalla scienza e dalla medicina in merito alla procreazione medicalmente assistita: quel che emerge da questi dati (resi noti dal Registro Nazionale della PMA) è che il numero dei bambini nati vivi è raddoppiato in 20 anni, ma anche che l’età media delle donne che si sottopongono ai vari trattamenti è decisamente cresciuto.

PMA e donne; in crescita l’età media delle donne che negli ultimi 20 anni si sono sottoposte ai trattamenti

PMA e donne: cresce l’età media di coloro che si sottopongo ai trattamenti.

Si è passati, infatti, dai 34 anni nel 2005 a 37 anni nel 2022: numeri che sicuramente ci sono di grande aiuto per capire quanto possa essere importante, al giorno d’oggi, fare riferimento alle procedure della procreazione medicalmente assistita per tutte quelle donne che hanno difficoltà a concepire un figlio in modo naturale e spontaneo. Ma c’è di più: perché il numero di donne sopra i 40 anni era del 20,7% nel 2005 ed oggi ha raggiunto il 33,9% della popolazione, segno, questo, che anche le donne che hanno superato l’età fertile possono tentare di avere un bambino riponendo nella scienza molta più fiducia rispetto a qualche anno fa.

I dati contenuti nel Registro sono importanti per due motivi: il primo è che essi confortano e danno speranza a tutte quelle coppie che, di fronte all’infertilità, spesso si fanno intimorire e temono di non riuscire mai a realizzare il loro sogno; il secondo è che, la scienza e la medicina possono fare veramente tanto e, se supportati nel modo, giusto, possono ottenere molti risultati grazie alla ricerca ed all’informazione. Un punto sul quale vale la pena di soffermarsi è proprio l’informazione: infatti, uno dei problemi che ancora oggi continuano a permanere in merito alle procedure di PMA è quello dello scarso numero di donazioni di gameti, necessari alla fecondazione eterologa. Con la giusta informazione questi risultati possono variare: infatti, se si facessero più campagne di sensibilizzazione verso la donazione degli ovuli e del seme, ci sarebbero ad oggi molte più risorse e molti più strumenti per garantire i trattamenti di fecondazione assistita di tipo eterologo ad un numero molto più grande di donne.

È anche importante sottolineare che la consapevolezza, l’informazione, la conoscenza in merito alle tecniche della PMA vanno sicuramente promosse anche perché possono rappresentare uno strumento importante contro la denatalità: questo è un vero e proprio appello, anzi, che deriva dai centri specializzati secondo i quali spingere verso la PMA può essere un valido aiuto anche contro il calo delle nascite a cui, nel corso degli ultimi anni, stiamo inesorabilmente assistendo.

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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