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Il passaggio dalla FIV omologa alla FIV eterologa: quali criteri medici determinano quando intraprendere la strada dell’ovodonazione?
Sia la fecondazione omologa che la fecondazione eterologa sono due tecniche di PMA e non ne esiste una migliore in assoluto. Quale scegliere? Quando si pensa sia il momento per l’eterologa? Ovviamente dipende dai singoli casi e da diversi fattori come l’età della donna, la causa dell’infertilità, i tentativi già eseguiti, etc… E’ dunque importante un’accurata anamnesi ed una diagnosi precisa prima di scegliere la soluzione giusta.
In generale comunque la fecondazione omologa è possibile in tutti quei casi in cui c’è un’infertilità maschile, disfunzioni sessuali, ripetuti tentativi di concepimento per più di 24 mesi non andati a buon fine, in caso di disfunzioni ovulatorie o di infertilità idiopatica. Si può dire che è la prima possibilità da provare prima di ricorrere alla fecondazione eterologa. In genere si arriva all’ eterologa quando l’omologa non può essere d’aiuto, per comprovata sterilità permanente di uno dei partner o dopo continui fallimenti.
In generale comunque la fecondazione omologa è possibile in tutti quei casi in cui c’è un’infertilità maschile, disfunzioni sessuali, ripetuti tentativi di concepimento per più di 24 mesi non andati a buon fine, in caso di disfunzioni ovulatorie o di infertilità idiopatica. Si può dire che è la prima possibilità da provare prima di ricorrere alla fecondazione eterologa. In genere si arriva all’ eterologa quando l’omologa non può essere d’aiuto, per comprovata sterilità permanente di uno dei partner o dopo continui fallimenti.
Di questo e altro parleremo nel nostro FeiLive il giorno 02 settembre alle ore 18 con la Dott.ssa Valentina Milani del centro INSTITUT MARQUÈS di Milano.
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