Parliamo il motherese: il linguaggio delle mamme stimola i neonati

Parliamo il motherese: il linguaggio delle mamme aiuta il neonato a parlare

Ciao a tutte le neo mamme ed alle future mamme e bentornate nel nostro consueto appuntamento con la rubrica interamente dedicata al tema della gravidanza, dal titolo Mamma si diventa! Nel nostro doppio appuntamento di oggi vogliamo dedicare la nostra attenzione soprattutto al rapporto mamma-bambino ed in particolare al modo attraverso il quale la mamma può interferire nello sviluppo del linguaggio del neonato per mezzo della sua lingua: il motherese! Scopriamo di cosa si tratta e per quale motivo è possibile che il modo di parlare della mamma (e di interfacciarsi con il neonato) abbia degli effetti positivi sul bebè.

Ascolto, elaborazione e produzione motoria del linguaggio grazie al motherese

Parliamo il motherese: ecco come spingere i neonati alla produzione del linguaggio.

La lingua utilizzata dalle mamme per confrontarsi con il bambino ed entrare in rapporti con lui si chiama “motherese”: questo linguaggio, che è più che altro un modo istintivo attraverso il quale ci si rivolge al neonato, in maniera differente ma sempre riconoscibile, con la modulazione del tono di voce ed una pronuncia approfondita, sarebbe la base iniziale della comprensione del neonato.

La ricerca è stata condotta da una squadra di studiosi e ricercatori dell’Università della Florida che hanno reso noti gli esiti sul Journal of Speech, Language and Hearing Research. Secondo questo studio, il linguaggio utilizzato dalla mamma crea un vantaggio fondamentale per il neonato: aiutare il piccolo a comprendere ma soprattutto ad esercitarsi e sviluppare così il linguaggio che diventerà proprio. In sostanza, quindi, è importante comunicare con il bambino, fin dai primi giorni di vita: anche se ci sembra che il neonato non sia in grado di ascoltarci o di comprendere, in realtà è proprio attraverso la nostra modulazione delle parole che creiamo la base per la sua produzione motoria del linguaggio.

La novità rispetto alla situazione precedente allo studio sta proprio nella consapevolezza che oggi si ha dell’importanza della lingua usata per comunicare con il neonato, non solo per quel che riguarda la percezione del linguaggio, ma anche per la sua produzione futura: in sostanza, il neonato incamera delle informazioni che gli saranno fondamentali per elaborare le prime parole che verranno pronunciate. Alla base di questo sviluppo c’è, quindi, prima di tutto l’ascolto, e successivamente l’elaborazione del neonato.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica interamente dedicata alla dolce attesa, e tanti auguri di un sereno Natale a tutte voi ed alle vostre famiglie!

Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento