Genitorialità con PMA possibile in Toscana grazie allo sblocco dei fondi

Genitorialità con PMA possibile in Toscana: sblocco dei fondi avvenuto

I fondi destinati a strutture sanitarie sono pronti per essere sbloccati dalla Regione Toscana che, con questa importante azione, rende possibile l’avvicinamento di un sogno per tutte quelle coppie che sperano di diventare genitori grazie alla scienza ed alla medicina. La notizia arriva come un luminoso faro di speranza, quindi, per tutte quelle coppie che si erano viste chiudere la porta, fino a qualche settimana fa, a causa dei tagli previsti alle prestazioni in convenzione effettuati dalla Regione presso i centri specializzati per la procreazione assistita.

Dietrofront ai tagli dei fondi in Toscana per la PMA: genitorialità oggi possibile

Genitorialità con PMA possibile in Toscana

Genitorialità con PMA possibile in Toscana: programmato lo sblocco dei fondi ai centri sanitari.

I tagli a questi fondi avevano messo a serio rischio la genitorialità di tutte quelle coppie che, a causa della loro infertilità, sapevano che rinviare delle procedure di questa importanza significa, di fatto, mettere fine alla parola speranza: erano circa 1500, infatti, le coppie che, per motivi soprattutto legati all’età, sapevano di non avere più così tanto tempo a loro disposizione e speravano in una possibilità imminente per ottenere la realizzazione del sogno di genitorialità che coinvolge moltissime persone.

Tante sono state le lettere mandate alle istituzioni proprio per spingere verso un ripensamento al taglio dei fondi per i centri sanitari, e così, proprio qualche giorno fa, è giunta la notizia tanto desiderata della delibera da parte dell’Azienda sanitaria affinché fosse aumentato il tetto di spesa rivolto ai centri per la procreazione assistita. Questo risultato è veramente molto importante, perché consente alle coppie infertili di programmare velocemente i nuovi cicli di fecondazione assistita: infatti, secondo quanto è emerso dalle notizie ed ultime informazioni, pare che un buon numero di coppie interessate dal problema abbia già provveduto a mettersi in contatto con i centri specializzati nella procreazione medicalmente assistita per prenotare i nuovi cicli di trattamento.

Una battaglia vinta, quella di queste coppie che, senza lo stanziamento dei fondi ai centri specializzati nella PMA, avrebbero dovuto affrontare spese molto più importanti per procedere con la fecondazione assistita oppure rivolgersi a centri esteri, continuando in questo modo ad alimentare il cosiddetto turismo riproduttivo. Grande soddisfazione per tutti coloro che si sono interessati e dati da fare affinché vi fosse una nuova elargizione dei fondi pensati proprio per la PMA in Toscana: questi fondi consentono alle coppie di pagare solo 500 euro anziché 3000 euro per una fecondazione omologa, e 5 mila euro per una fecondazione di tipo eterologo.

Ovviamente, la strada sembra essere ancora lunga e tortuosa, e pare che ci sia ancora molto da fare a livello nazionale. Per esempio, la prossima mossa potrebbe essere quella di inserire davvero, ed in concreto, la fecondazione assistita nei Livelli Essenziali di Assistenza, così come era stato programmato dall’ex ministra Beatrice Lorenzin.

 

 

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