fertilità femminile

Fertilità femminile, quando è il momento di valutare la riserva ovarica? Parliamone con la IVF-SPAIN di Madrid

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Fertilità femminile, quando è il momento di valutare la riserva ovarica?

I due elementi essenziali nello studio della fertilità femminile: AMH e Conta follicolare.

Cosa succede oltre i 35 anni?

Lo studio della fertilità femminile è il primo passo per poter raggiungere una gravidanza. Ma quando bisogna pensare che è il momento di valutare la propria riserva ovarica e quali sono gli esami che bisogna effettuare?

Facciamo una piccola premessa: le donne nascono con un numero elevato ma limitato di ovociti. Al contrario di quanto avviene con la spermiogenesi maschile, gli ovociti non si riproducono con il tempo, ma si consumano durante l’età fertile fino ad arrivare alla menopausa.

Detto ciò, se si vuole procreare e formare una famiglia, bisogna essere consapevoli che se la gravidanza non arriva naturalmente, arrivati ad un certo punto, è necessario cominciare a ricercarne le cause.

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Fertilità femminile: come influisce l’età?

L’età è il primo elemento da tenere in considerazione nel momento in cui parliamo di fertilità femminile. Se con il passare degli anni, infatti, il numero di ovociti diminuisce, con il trascorrere del tempo la loro qualità peggiora irrimediabilmente. Il peggioramento della qualità ovocitaria è causa di anomalie cromosomiche che purtroppo, o per fortuna, non permetteranno di procreare. La natura è saggia, il mondo non è preparato per accogliere degli esserini con malformazioni genetiche la cui qualità di vita, non sarebbe compatibile con il diritto alla vita.

Ma veniamo a come influisce l’età nella fertilità femminile e nella possibilità di dover effettuare uno studio di fertilità. Gli specialisti consigliano di cominciare a fare uno studio della fertilità solo quando si sta provando ad avere una gravidanza da almeno un anno, o un anno e mezzo, senza rapporti protetti. È il caso di pazienti al di sotto dei 35 anni.  Età limite in cui, come sappiamo, la riserva ovarica diminuisce in maniera repentina e la qualità ovocitaria peggiora più rapidamente.

 

Come bisogna comportarsi oltre i 35 anni?

Oltre i 35 anni, momento, come abbiamo detto, in cui la riserva ovarica di una donna comincia a diminuire, è consigliato di cominciare a effettuare dei controlli mirati della fertilità quando sono passati sei mesi di relazioni sessuali non protette e non si è ancora avuta la gravidanza.

Continuare a provare senza fare dei controlli mirati, potrebbe solo portare a perdere del tempo e, nel caso in cui si è al di sopra dei 40 anni, non si ha più tempo da perdere se si vuole avere un bambino con i propri gameti, e non si vuole rischiare di ricorrere ad un trattamento di Ricezione Ovocitaria.

 

Cos’è la riserva ovarica e come si misura?

Per prima cosa bisogna sapere che una bambina, mentre si trova ancora in grembo materno, ha circa 5-6 milioni di ovociti. Al momento della nascita perde circa l’80% di questa sua riserva ovarica, fino a ritrovarsi con 2-3 milioni di ovociti. Nel momento un cui mestrua perde più di 1000 uova al mese e, dopo i 35 anni, la perdita è maggiore, fino al raggiungimento della menopausa.

Oltre alla diminuzione del numero, gli ovociti diminuiranno anche in qualità, in quanto, al di sopra dei 35 anni cominciano ad essere portatori di anomalie cromosomiche, riducendosi così la possibilità di creare embrioni sani, che possono dare una gravidanza.

 

Il test dell’AMH e la quantità ovocitaria

Nel momento in cui si hanno problemi di concepimento in maniera naturale, il primo test che viene indicato è l’Ormone antimulleriano, o AMH. Grazie a questo test, è possibile fare una previsione della riserva ovarica presente e, quindi, stabilire il protocollo necessario ed adeguato a poter migliorare le possibilità di gravidanza. Il test dell’ormone antimulleriano può essere effettuato in qualsiasi momento del ciclo mestruale.

Se l’ormone AMH ci indica il numero approssimativo di ovociti, non parla della qualità degli stessi, che è invece è data dall’età della donna. Quanto più avanti si è con gli anni, peggiore è la qualità ovocitaria.

Più alto è il valore dell’AMH, migliore è la riserva ovarica.

 

 

Conta dei follicoli antrali tramite ecografia

Un altro modo per ampliare la valutazione della riserva ovarica, è la conta dei follicoli antrali, tramite ecografia transvaginale.

L’ecografia viene effettuata tra il 2º e il 4º giorno di ciclo mestruale e da un’indicazione reale, della conta follicolare all’interno di ciascun ovaio. Il trattamento di Fecondazione assistita non aumenta il numero di follicoli presenti all’interno di un ovaio, ma, se vengono indicate le giuste dosi di farmaci, è possibile fare in modo che tutti gli ovociti presenti raggiungano un corretto livello di maturazione e, di conseguenza, il raggiungimento di un alto numero di ovociti da fecondare.

Presso la IVF Spain Madrid, viene sempre effettuato uno studio personalizzato che mira a realizzare una diagnosi veritiera delle possibilità di gravidanza. Nel momento in cui viene costituito il dossier medico, viene indicato un piano terapeutico personalizzato che mira a indicare il trattamento di fertilità che aumenta le percentuali di gravidanza per ciascuna paziente.

Di questo e altro parleremo durante il Facebook Live il giorno 29/04 alle ore 18:00, in una sessione di domande e risposte organizzata con IVF Spain- Madrid.

 

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Fecondazione Eterologa Italia

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