Dopo la “pausa” a causa dalla pandemia, i viaggi delle coppie italiane pronte ad intraprendere un percorso di procreazione assistita all’estero sono ripresi, con numeri superiori del 30% rispetto al 2019. Una delle destinazioni prescelte, forse la preferita in assoluto, è la Spagna, specialmente dalle coppie che puntano alla fecondazione eterologa, cioè alla tecnica che prevede l’utilizzo di gameti, ovuli o spermatozoi, prelevati da un donatore esterno oppure dalle donne single che grazie alle leggi iberiche possono diventare madri senza il bisogno di essere “accompagnate”.

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