Eterologa a Milano, il problema delle donazioni
D a quando è stata accettata anche in Italia la fecondazione eterologa come tecnica possibile per contrastare i problemi di infertilità delle coppie che non riescono ad avere figli in maniera naturale, ancora molte strutture devono fronteggiare un problema importante, ovvero la mancanza di donatori. Le poche donazioni sono un problema anche per l’eterologa a Milano: presso la struttura Sacco è stata stilata una lista d’attesa ufficiale. Solo in Lombardia, circa 6 mila persone che non vogliono andare all’estero.
Fecondazione eterologa a Milano, sos donatrici
Il problema delle poche donazioni è molto più serio di quanto non si potesse immaginare: si calcola che solo in Lombardia vi siano almeno 6 mila coppie con problemi di sterilità che non vogliono recarsi all’estero per concepire un figlio e che quindi sono in lista d’attesa. Una lunghissima lista d’attesa, soprattutto per gli ospedali pubblici, che dimostra la necessità di trovare al più presto dei donatori, ma soprattutto delle donatrici pronte a donare i loro gameti per far felici delle coppie insterili.
La responsabile del centro di riproduzione assistita del Sacco, Valeria Savasi, ha recentemente ricordato che in Italia vi è una certa reticenza a donare gli ovociti, e per questo motivo molte strutture stanno cercando di attrezzarsi per chiedere aiuto alle donne che si sottopongono alla fecondazione omologa. Il termine corretto è ‘egg sharing’: le donne che si sottopongono alla fecondazione assistita di tipo omologo vanno sensibilizzate perché vi sia una sorta di solidarietà tale da aiutare le altre donne in difficoltà. In questo modo, gli ovociti che ‘avanzano’ dal concepimento in provetta, possono essere ‘devoluti’ per la causa della fecondazione eterologa.
“Tuttavia – sottolinea Paolo Levi Setti – non è così scontato che le donne accettino. Le coppie potrebbero essere restie a regalare ovociti perché questi potrebbero servire in un secondo momento se una o più gravidanze non dovessero andare a buon fine. “
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