Embrioni in sovrannumero: si tratta di un problema importante
Nonostante i numerosi passi in avanti compiuti dalla ricerca, vi sono ancora molte contraddizioni che imperano e regnano sovrane in merito alla procreazione medicalmente assistita, e molte di queste sono legate soprattutto alla questione degli embrioni in sovrannumero. Una questione molto delicata, sulla quale occorrerebbe fare delle modifiche, specialmente per quanto riguardano le situazioni legali e quelle burocratiche: allo stato attuale, infatti, gli embrioni in sovrannumero rischiano di diventare un “peso” dal momento che non possono essere in alcun modo smaltiti né dati in adozione, non possono essere donati (mentre i gameti sì) ma devono rimanere conservati all’interno di speciali contenitori che hanno un costo molto elevato (ed allo stesso modo ha un costo molto alto anche il loro smaltimento).
La questione degli embrioni in sovrannumero è delicata: ecco perché
Embrioni in sovrannumero: la questione è delicata.
Se è vero, quindi, che le varie procedure di procreazione medicalmente assistita hanno permesso di fare molti passi in avanti a vantaggio di quelle coppie sterili che finalmente possono sperare di avere un figlio avvalendosi della scienza, è anche vero che queste tecniche hanno anche creato una serie di problemi che non sono stati mai risolti.
Il problema principale è quello degli embrioni in sovrannumero: in una buona parte di ospedali italiani, infatti, sono conservati moltissimi embrioni che non sono più richiesti e che, di conseguenza, attualmente sono in sovrannumero. Non lo sarebbero se, ad esempio, vi fosse la possibilità di donare questi embrioni per uso scientifico o di sperimentazione, oppure se potessero essere adottati da altre coppie sterili: nel primo caso, si solleverebbe tuttavia un problema di tipo etico, mentre nel secondo caso si potrebbe in qualche modo ovviare alla continua ricerca di gameti esteri dal momento che le donazioni, in Italia, sono sempre troppo esigue rispetto alle richieste.
La contraddizione principale è proprio questa: gli embrioni non possono essere donati, e quindi non possono essere utilizzati da coppie sterili che, però, possono utilizzare gameti donati da altre persone e sottoporsi alla fecondazione eterologa.
Gli embrioni in sovrannumero rischiano di rimanere congelati per anni, almeno fino a quando il problema non sarà affrontato in modo più attento dalla politica: la legge 40 del 2004 (che si occupava anche di questa situazione, avendo tentato di stabilire un limite sia nella produzione di embrioni sia nei trasferimenti in utero, non più di tre per coppia) è stata modificata varie volte. E nonostante diverse pronunce ed appelli, gli embrioni in sovrannumero sono tornati ad aumentare, dal momento che la Corte Costituzionale impose, nel 2009, la crioconservazione degli stessi per rispetto ad essi in quanto vita umana e non assimilabili a materiale biologico.
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