Cicli eterologa in Italia: quanti effettuati con seme italiano?
Il 25.8% dei cicli di fecondazione eterologa che sono stati eseguiti nelle coppie infertili nel 2016 è stato effettuato grazie alla donazione estera di gameti: in sostanza, nonostante in Italia sia in effetti possibile accedere alla procreazione medicalmente assistita anche con uso dei gameti esterni alla coppia, di fatto solo 241 cicli sono stati eseguiti usando il seme maschile italiano. Questo, secondo quanto è stato dichiarato in Conferenza Stato Regioni, potrebbe avere un motivo abbastanza valido e semplice: lo scarso numero di donazioni che, nel nostro paese, continua a farla da padrona.
Cicli eterologa in Italia: ancora troppo pochi i donatori
Lo scarso numero di donatori in Italia rende necessario fare alcune precisazioni, non solo di carattere economico: infatti, è pur vero che importando dall’estero gameti e seme maschile ci ritroviamo a spendere di più rispetto alla spesa che si affronterebbe se le donazioni volontarie e gratuite da parte di donatori italiani fossero maggiori. È però anche vero che questo è un fatto che riguarda anche i rischi a cui ci si sottopone ogni qualvolta che si decide di fare riferimento al seme importato dall’estero.
Secondo quanto emerge dalle dichiarazioni degli esperti, il materiale biologico ed i gameti nello specifico sono molto delicati, e spedirli compromette la loro qualità: questo significa che su tutto il materiale che viene importato (ed acquistato) solo una parte ha le giuste “carte” per essere utilizzata. Inoltre, se le coppie in Italia devono attendere molto tempo prima di ottenere una gravidanza, è chiaro che continuino a recarsi all’estero: questo non fa che alimentare il turismo riproduttivo, e rende quindi sempre più difficile e complesso per l’Italia rendersi autonoma dal punto di vista medico e scientifico. Ciò fa ancor più “rabbia” dal momento che le nostre attrezzature sono davvero all’avanguardia e non possono essere sfruttate sempre a dovere.
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