Cellule staminali contro infertilità

Cellule staminali combattono infertilità: come si potrà fare

Cellule staminali combattono infertilità: ecco quali e come

Secondo gli ultimi dati in nostro possesso, le cellule staminali possono giocare un ruolo particolarmente rilevante nella lotta all’infertilità, un problema ad oggi molto comune che coinvolge, infatti, circa 15 coppie su 100 nel momento in cui prendono la decisione di avere un figlio. Ma in che modo le cellule staminali sono utili per contrastare questo problema oggi così diffuso?

Cellule staminali in contrasto dell’infertilità: in che modo sarà possibile

Cellule staminali combattono infertilità

Cellule staminali combattono infertilità: ecco in che modo sarà possibile.

Al giorno d’oggi, le tecniche che abbiamo a nostra disposizione per combattere il problema dell’infertilità non sono, comunque, poche: si parla di stimolazioni ormonali, inseminazione intrauterina e fecondazione assistita in vitro, o anche donazione di gameti. Tuttavia, il problema molto spesso rimane, perché in molti i casi i partner non producono gameti funzionali e quindi non si riesce comunque a contrastare l’infertilità in maniera veloce ed automatica.

Molto spesso, ciò è dovuto per esempio a sindromi genetiche, ma anche l’utilizzo di farmaci immunosoppressori, oppure trattamenti medici chemioterapici e radioterapia. Questi elementi possono infatti rendere difficile anche l’esito di un buon trattamento di fecondazione assistita.

Tuttavia, è proprio in questo caso che entra in gioco l’uso delle cellule staminali ed in particolare delle cellule staminali oogoniali, identificate proprio di recente: esse possono sostituire le cellule specializzate del nostro corpo quando vi è una situazione di degrado o di danno. Oltre ad esse, si possono anche utilizzare le cellule staminali mesenchimali, utilissime ad esempio per le donne con endometriosi, ovaio policistico oppure insufficienza ovarica precoce.

Con l’uso delle cellule staminali è inoltre possibile produrre ovociti artificiali: questa è ancora una tecnica sperimentale, dal momento che è stata testata nel 2011 sui topi, ma fino ad oggi non si è stati ancora in grado di effettuare modifiche utili ai gameti femminili umani. Bisognerà comunque attendere ancora un po’ (e migliorare gli studi e le ricerche) affinché tutto ciò sia possibile.

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Fecondazione Eterologa Italia

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