Ancora pochi donatori in Italia: solo il 5% dona gameti
Il problema italiano più diffuso relativo alla fecondazione assistita rimane ancora, purtroppo, la mancanza di un numero di donatori e di donatrici sufficiente per coprire le numerose richieste delle coppie infertili che vorrebbero avere un bambino attraverso la procreazione medicalmente assistita ed in particolare per mezzo dell’eterologa.
Ancora pochi donatori nel nostro paese: il 95% delle donazione viene dall’estero
Da quando la fecondazione eterologa è stata resa possibile anche nel nostro paese, sembrava che di lì a breve si sarebbero risolti molti dei problemi delle coppie infertili, che avrebbero potuto finalmente mettersi alla ricerca guidata di una gravidanza senza dover ricorrere necessariamente al turismo riproduttivo. Tuttavia, accade che sempre più spesso i problemi sono dietro l’angolo e così, nonostante sia stato superato il problema del divieto di legge (arginato con la sentenza numero 162 sulla Legge 40/2004), la mancanza di donatori e l’insufficienza di gameti donati ha continuato a farla da padrona per diverso tempo.
E ancora, in effetti, le cose non sono affatto cambiate. Solo per fare il punto della situazione con qualche numero a nostra disposizione, possiamo dire che stando alle informazioni del tavolo tecnico sulla PMA (voluto dalla Conferenza Stato Regioni) è emerso che il 95% dei gameti maschili viene comprato all’estero e che quindi solo il rimanente 5% proviene da donatori non esteri. Insomma, un problema che non può e non deve essere sottovalutato e che sembra riflettere ancora una volta una mancanza importante nel nostro paese, che è proprio quella della cattiva o scarsa informazione a riguardo: secondo quanto è stato dichiarato dal Professor Salvatore Sansalone, specialista in Andrologia e Urologia presso l’Università di Tor Vergata, questi numeri sono preoccupanti per un motivo in particolare, che è proprio quello legato direttamente ai costi ed alle rinunce.
Costi, perché esportare i gameti dall’estero non è cosa di poco conto dal punto di vista economico: rinunce, perché in effetti le attese delle coppie sono spesso così lunghe da rendere impossibile proseguire nel nostro paese e si continua, così, ad alimentare il famoso turismo riproduttivo.
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