Acido folico e infertilità dell'uomo

Acido folico contro infertilità maschile: uno studio interessante

Acido folico contro infertilità maschile: potrebbe essere utile ad alte dosi

Uno dei primi consigli che vengono suggeriti ad una donna in dolce attesa riguarda l’assunzione di acido folico. Questa sostanza, che in genere è contenuta anche in molti alimenti, specialmente alcune verdure a foglia verde, è molto importante per una donna in gravidanza, in quanto aiuta il corretto sviluppo del feto e previene la formazione di alcune patologie legate, appunto, ad uno scorretto sviluppo dei suoi organi. Assumere acido folico è, tra l’altro, non solo fortemente consigliato a chi già aspetta un bimbo, ma anche a quelle donne che non sono ancora in dolce attesa ma hanno in progetto una gravidanza a breve. Tuttavia, secondo una recente ricerca scientifica, pare che l’assunzione di acido folico possa essere collegata anche alla prevenzione dell’infertilità maschile. Vediamo in che modo.

L’integrazione di acido folico contro l’infertilità maschile potrebbe essere utile

Acido folico contro infertilità maschile

Acido folico contro infertilità maschile: potrebbe essere molto utile ad alte dosi nei trattamenti per la PMA.

Integrare l’acido folico in uomini infertili potrebbe essere  un importantissimo metodo per migliorare gli esiti delle procedure di fecondazione assistita, specialmente FIVET e ICSI: a sostenerlo è una recente ricerca condotta dagli studiosi di alcune università (e più nello specifico, Università Sorbona di Parigi in collaborazione quella di Rennes, e con il Dipartimento di Ginecologia Ostetricia e Medicina Riproduttiva dell’Università Parigi Est, ed i laboratori di Biologia della riproduzione dei Centri di Conservation des œufs et du Sperme Humains (CECOS). I sorprendenti risultati di questa ricerca sono stati recentemente pubblicati in alcune riviste scientifiche, e sembrano davvero sostenere la causa dell’azione dell’acido folico contro l’infertilità maschile, un problema che, al giorno d’oggi, si fa sempre più frequente.

Lo studio è stato condotto su 162 coppie infertili, con maschi dispermici, di età compresa tra i 18 e i 60 anni, in presenza di liquido seminale alterato: a questi uomini sono state somministrate dosi di acido folico pari a 15 mg al giorno. Analizzando i parametri del liquido seminale, si è evidenziato che in questi uomini c’è stata una minore frammentazione del DNA, ma non solo: infatti, negli uomini che hanno assunto queste elevate concentrazioni di acido folico, è stato notato anche un importante aumento del tasso di gravidanze biochimiche e cliniche.

Ovviamente, si tratta di uno studio che dovrà adesso proseguire per altre fasi, ma i risultati che sono stati ottenuti da esso sono davvero molto interessanti perché lasciano un’altra possibilità alla scienza ed alla medicina per il successo delle varie tecniche di procreazione medicalmente assistita a cui le coppie fanno riferimento per contrastare l’insuccesso delle gravidanze naturali, specialmente in correlazione all’infertilità maschile.

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