Abuso di paracetamolo in gravidanza: può essere dannoso

Abuso di paracetamolo in gravidanza: può comportare rischi

Ciao a tutti e bentornati nel nostro consueto appuntamento con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! Nel nostro approfondimento di oggi, che come sempre cade di venerdì, vogliamo porre la nostra attenzione ad un argomento molto interessante per le donne che aspettano un bebè: parliamo infatti del paracetamolo in gravidanza, un farmaco che spesso viene utilizzato dalle gestanti in quanto considerato da medici e ginecologi abbastanza sicuro nel periodo della gestazione. Ma è davvero così sicuro per il feto, oppure ci sono dei possibili rischi di salute? Scopriamo insieme cosa è stato evidenziato in un recente studio effettuato in merito.

Quali sono i rischi per il feto legati all’abuso di paracetamolo in gravidanza

Abuso di paracetamolo in gravidanza

Il paracetamolo in gravidanza rappresenta a tutti gli effetti una sorta di panacea a tutti i mali, dal momento che, come è ormai piuttosto noto, sono veramente pochissimi i farmaci che si possono utilizzare tranquillamente quando si è in dolce attesa: moltissimi medicinali ad ampio spettro possono provocare problemi e reazioni nel feto, ed è per questo motivo che, se la mamma ha un disturbo o un dolore, il farmaco che viene più spesso consigliato perché considerato tutto sommato sicuro è proprio il paracetamolo. Esso non funge solo da antipiretico, ma spesso è anche usato come antidolorifico: la sua azione può essere importante, per esempio, contro il mal di testa, contro problemi di sciatica, oppure contro altri dolori di vario tipo.

Tuttavia, è di recente stato scoperto ed evidenziato che un utilizzo troppo eccessivo di paracetamolo in gravidanza non è così privo di rischi come si potrebbe pensare, anzi: per quanto questo principio attivo rappresenti un valido supporto contro molti dolori, se preso in quantità eccessive esso può provocare diversi effetti, specialmente se si abusa nel secondo trimestre di gravidanza.

Ad evidenziarlo è stata una ricerca recente effettuata dall’Università dell’Illinois Urbana-Champaign, che ha reso noti i risultati sulla rivista Neurotoxicology and Teratology: se preso in dosi eccessive, il paracetamolo può provocare un aumento della possibilità di insorgenza di disturbi di attenzione e comportamentali nei bambini di 2, 3 e 4 anni: per questo motivo, è molto importante limitare l’esposizione chimica prenatale, senza abusare di un farmaco solo perché è stato considerato sicuro per molti anni.

Sebbene questo principio attivo (in genere usato come antipiretico e come antidolorifico) sia considerato abbastanza sicuro, in realtà un’eccessiva assunzione di paracetamolo durante il periodo della gravidanza può esporre il feto a problemi futuri, specialmente per quanto riguarda la parte cognitiva e comportamentale ma, secondo ulteriori ricerche, anche il linguaggio: infatti, secondo quanto emerge dalle ricerche, è stata evidenziata una correlazione tra l’abuso di paracetamolo in gravidanza e problemi comportamentali e linguistici nei più piccoli, come ad esempio parlare a sproposito, non riuscire a stare eri e seduti, avere problemi di aggressività ed in genere deficit di attenzione o iperattività.

Tuttavia, per avere un quadro più ampio occorrerà ampliare gli studi, per esempio prendendo in considerazione altri gruppi etnici e persone provenienti da altri contesti sociali ed economici.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica dedicata alla gravidanza!

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Fecondazione Eterologa Italia

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