Post transfer gravidanza

Post transfer: cosa avviene fino alla data del test

Post transfer: cosa avviene dal momento del trasferimento dell’embrione

Cosa avviene (emotivamente e sintomatologicamente parlando) dopo il transfer nel percorso di fecondazione assistita? Quali sono le fasi successive al transfer ed in che modo la donna può affrontare al meglio il periodo che la separa dal momento in cui si sottoporrà alle analisi del sangue alla ricerca dell’ormone beta Hcg?

Cosa si consiglia di fare alle donne nel periodo post transfer

Post transfer

Post transfer: cos’è e tutto ciò che devi sapere.

Il transfer dell’embrione avviene quando quest’ultimo è maturo per essere inserito all’interno della cavità uterina: dal momento in cui avviene questa procedura (assolutamente indolore per la donna) al momento del test di gravidanza, dovranno passare circa 14 giorni, e tra il 6° e l’8° giorno successivo al trasferimento dell’embrione nella cavità uterina si verifica l’impianto.

In linea di massima, in attesa di sottoporsi al test, e quindi durante i 14 giorni che intercorrono dal momento del transfer, si consiglia alla donna di non sforzarsi troppo, di condurre una vita tranquilla sia dal punto di vista fisico che sotto il profilo psicologico: rimanere a riposo, evitare sport, piscina, sforzi, contrazioni uterine ed anche rapporti sessuali per almeno una settimana dal giorno del transfer, ecc.

Infatti, il periodo di riposo può essere molto utile per far sì che il corpo della donna sia il più possibile rilassato ed accogliente per l’embrione, che potrebbe così trovare un luogo molto più consono e compatibile per il suo attecchimento. Durante i giorni del possibile attecchimento, si potrebbero percepire dei sintomi come mal di testa, dolori addominali, seno gonfio, sintomatologia molto simile a quella della sindrome premestruale. Tuttavia, talvolta si potrebbero anche avere delle lievi e piccole perdite di colore marrone, che potrebbero anche spingere la paziente a preoccuparsi, spesso anche più del dovuto: in realtà, queste perdite sono per lo più normali in questo periodo, e potrebbero anche essere indicative dell’impianto in atto. Se queste perdite si dovessero verificare, è sempre bene contattare il personale medico del centro ed attendere le indicazioni, che potrebbero essere variabili a seconda della situazione.

In ogni caso, tutti i centri per la fertilità sono concordi nel consigliare alle pazienti di vivere i giorni dell’attesa del test nella maniera più serena e tranquilla possibile, evitando di fare sforzi eccessivi e di stressarsi, in maniera da arrivare il più possibile serene al momento del test, ma anche per fare il possibile per non influire negativamente nell’attecchimento dell’embrione. Ansia, stress, sforzi fisici ed eccessiva emotività potrebbero non essere un grande aiuto sotto questo punto di vista.

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Fecondazione Eterologa Italia

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