Fecondazione eterologa e Regioni: come e perché è importante che si adeguino
E’ recente la notizia di due coppie campane che hanno ottenuto una gravidanza per mezzo della procedura di PMA volta alla fecondazione eterologa all’interno di una struttura pubblica e quindi con convenzione del sistema sanitario nazionale: una di queste coppie ha ottenuto la gravidanza con fecondazione in vitro direttamente in Campania, presso una struttura della regione; un’altra coppia, invece, ha ottenuto la possibilità di diventare a tutti gli effetti mamma e papà sottoponendosi alla procedura di fecondazione in vitro in una struttura della Toscana, ottenendo però dalla regione Campania l’intero rimborso della prestazione sanitaria che è stata quindi considerata al pari di tutte le altre prestazioni sanitarie.
Fecondazione eterologa e Regioni: tutte devono adeguarsi e modificare le norme interne in materia di PMA
Fecondazione eterologa e Regioni: ecco quali sono le novità in merito.
Questa notizia (che è sicuramente positiva se consideriamo le vittorie in ambito scientifico e medico relative alla fecondazione eterologa), da un certo punto di vista ha sollevato alcune problematiche relative alle norme interne che regolano, in alcune regioni, il rimborso relativo alla prestazione della PMA. Sono ancora tante (e questo ce lo sottolinea, per esempio, la stessa Filomena Gallo, dell’Associazione Luca Coscioni) le differenze tra strutture pubbliche e strutture private, e ancor di più è enorme il gap che riguarda le regioni: bisogna infatti considerare che molte coppie, che non possono affrontare l’esosa spesa per accedere alle prestazioni, decidono di sospendere la ricerca di un bimbo e talvolta devono rinunciare definitivamente a quello che da un lato è un desiderio, ma ancor prima è un diritto inalienabile.
Se inoltre consideriamo che nel 2017 sono nati 14mila bambini grazie alle procedure della PMA, ci rendiamo conto che questi bambini non sarebbero mai stati dati alla luce se non ci fossero state le tecniche scientifiche e mediche che oggi consentono di realizzare il sogno di molte coppie infertili. Questa informazione, tra l’altro, dovrebbe essere un dettaglio importante, da far conoscere e quindi da sapere, per rimuovere in modo definitivo tutti gli ostacoli ancora oggi presenti sul tema della procreazione medicalmente assistita: le regioni dovrebbero tutte adeguarsi ed offrire le prestazioni sanitarie relative alla PMA esattamente come tutte le altre prestazioni che oggi vengono eseguite normalmente.
È quindi importante che la politica cammini di pari passo con la scienza e la medicina, offrendo così alle coppie (a tutte le coppie) di accedere alle tecniche medico-scientifiche relative alla PMA.
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