Donna incinta al San Paolo di Napoli: ottenuta prima gravidanza
Il centro ospedaliero San Paolo di Napoli, con il presidio dedicato alla Procreazione Medicalmente Assistita, sta dando i suoi buoni frutti: dopo la chiusura forzata a causa del lockdown, da circa 20 giorni sono riprese le attività ambulatoriali ed assistenziali, seppur con i dovuti e necessari controlli di sicurezza, e sono stati così preparate le attività per 8 pazienti che attendevano da tempo di essere sottoposte al trattamento della fecondazione in vitro con trasferimento dall’embrione.
Donna incinta al centro di PMA del San Paolo di Napoli
Donna incinta al San Paolo di Napoli: prima gravidanza ottenuta.
Di queste 8 pazienti, una donna di 30 anni è rimasta incinta: il primario Luigi Terracciano, che si è detto felice di questo importante passo in avanti, ha spiegato che la donna si era sottoposta prima alle visite ambulatoriali ed esami diagnostici per verificare quale fosse il percorso terapeutico più corretto e quindi anche più adatto a lei, e successivamenteal pick up ovocitario sotto sedazione, ed infine al trasferimento di una blastocisti in utero.
È quindi comprensibile come, dopo un primo accesso in ambulatorio, dove viene valutata la situazione di partenza della singola coppia, il centro ospedaliero sia in grado di offrire una molteplicità di risposte e di cure sia di I che di II livello, per garantire alle coppie infertili ogni possibilità di ottenere una gravidanza con trattamenti all’avanguardia e procedure di ultima generazione. Un fiore all’occhiello, per la sanità pubblica, che riesce così a garantire ad una buona fetta di utenti delle procedure che in strutture private arrivano anche a costare tra i 2500 e i 5000 euro, mentre qui i costi sono variabili tra i 300 e i 400 euro.
Il fatto di poter mantenere i costi non troppo alti è davvero molto importate perché, essendo questa una problematica in crescita, è possibile contrastare questo fenomeno sociale in modo forte e sicuro, con una sanità che si muove concretamente per offrire a tutti gli stessi diritti.
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