Numeri in calo per covid 19 che rallenta PMA

Covid 19 rallenta la PMA: i numeri calano

Il Covid 19 ha provocato un rallentamento della PMA

Le procedure di fecondazione assistita sono delle tecniche molto importanti che, al giorno d’oggi, permettono alle coppie di affrontare i problemi di infertilità con il cuore molto più leggero. In Italia, oggi, le coppie eterosessuali infertili possono accedere sia alle tecniche di fecondazione assistita di tipo omologo (con l’utilizzo di gameti interni alla coppia), sia a trattamenti di fecondazione assistita eterologa (con l’uso di gameti esterni alla coppia, e quindi con il ricorso alla donazione di ovuli o seme). Tuttavia, nonostante, con l’avvio dell’eterologa dal 2014, siano stati fatti molti passi avanti in Italia per quel che riguarda il buon numero di cicli effettuati durante un anno, è innegabile il fatto che il Covid 19 abbia portato molte limitazioni ed altrettanti rallentamenti per quel che concerne il ricorso alla procreazione medicalmente assistita. Scopriamo di più.

I numeri dei nuovi nati calano: il Covid 19 rallenta la PMA

Covid 19 rallenta la PMA

Covid 19 rallenta la PMA: i numeri dei nuovi nati nel 2020 sono in calo.

Lo scorso anno, a partire dagli inizi di marzo, abbiamo assistito ad una vera e propria pandemia che ha generato molte complicanze non solo dal punto di vista medico e clinico (tantissimi i decessi a causa del Covid 19) ma anche molti problemi ed altrettante limitazioni per chi doveva sottoporsi ad altri trattamenti ed esami medici, come quelli della fecondazione assistita. Lo stop che è stato generato dal lockdown ha determinato un rallentamento nel percorso di quelle coppie che si erano appena affacciate alla PMA, con le conseguenze del caso: impossibilità per molte coppie di accedere ad un percorso determinante, e ritardi nell’esecuzione dei cicli per coloro che erano riusciti a sottoporsi a tutti gli esami e le analisi previste prima dello scoppio della pandemia.

I numeri parlano chiaro: a novembre 2020, infatti, secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati ben 9289 cicli in meno nei primi 4 mesi dell’anno rispetto a quello precedente, con la conseguenza che si sono verificate 1.500 nascite in meno, ed una riduzione delle attività delle strutture per la PMA pari al 34,1%, con un picco del 40% dell’attività nelle regioni del Nord Ovest, quelle più colpite dalle conseguenze della pandemia.

Il problema non è certamente da sottovalutare, perché anche qualora queste coppie riescano, oggi, a riprendere in mano i loro progetti di genitorialità, rimangono dei problemi irrisolti: da un lato il dato di fatto, 1.500 nascite in meno che non potranno essere recuperate allo stesso modo; dall’altro lato, il limite età, che per molte donne non è certamente un problema da sottovalutare, visto che il tempo è tiranno dal punto di vista della fertilità femminile. Una sospensione, quella legata alla pandemia, che ha generato non pochi problemi a coloro che desiderano ottenere una gravidanza per mezzo della fecondazione assistita.

 

 

Author Info

Fecondazione Eterologa Italia

Lo Staff che collabora alla gestione editoriale del Portale è formato da Autori non professionisti che producono contenuti creativi e coinvolgenti e da medici che assicurano la qualità e la veridicità delle informazioni riportate sui testi. Per ulteriori info: CHI SIAMO

Non ci sono commenti

Lascia un commento