Regioni e PMA: ancora differenze importanti

Regioni e PMA: sussistono ancora oggi forti differenze

La situazione che oggi si può trovare di fronte una coppia che decide di sottoporsi alla fecondazione assistita per avere un figlio è,  per molti aspetti, davvero difficoltosa. Si parla soprattutto delle coppie provenienti da alcune regioni d’Italia meno fortunate e meno organizzate dal punto di vista sanitario ma anche a livello di strutture: se è vero, infatti, che le procedure per la fecondazione assistita dovrebbero essere garantite a tutti in egual modo, è anche vero che non si può dire lo stesso per tutte le regioni d’Italia. Da questo punto di vista, infatti, sussiste una grossa differenza tra alcune regioni del nord ed alcune regioni meridionali, nelle quali accedere alla fecondazione assistita può essere ancora una vera utopia.

Regioni e PMA: forti differenze economiche tra le varie regioni

Regioni e PMA

Regioni e PMA: sono ancora molte le differenze per quanto riguarda i costi.

Sono tante, infatti, le coppie del sud Italia, come Sicilia o Puglia, che decidono di rivolgersi altrove per tentare di coronare il sogno di diventare genitori. Tuttavia, anche quando si sceglie di recarsi in strutture settentrionali, le difficoltà non mancano: è il caso di coppie che, dopo aver ricevuto una diagnosi di infertilità e contattato tutte le varie strutture della Sicilia per sottoporsi alla PMA con ticket, hanno dovuto rinunciare, per esempio a causa di costi troppo elevati. Infatti, il ticket in Sicilia è uno tra i più alti in assoluto: circa tremila euro è la spesa che una coppia siciliana deve sostenere, a cui si devono tuttavia aggiungere anche tutti i costi per i vari esami, le terapia farmacologiche, eventuali diagnosi genetiche e i costi per la crioconservazione di seme e ovociti. Insomma, molto velocemente si può anche arrivare a spendere fino a cinquemila euro per sottoporsi alla fecondazione assistita in Sicilia.

Se queste coppie decidessero di rivolgersi altrove, per esempio in Lombardia, i costi sarebbero decisamente più bassi: si parla di 36 euro di ticket contro i quasi tremila sborsati presso una struttura siciliana. Tuttavia, in questo caso la difficoltà può arrivare dalla burocrazia, che spesso, anziché alleggerire, appesantisce la vita di chi sta già soffrendo dal punto di vista emotivo e psicologico: infatti, il 9 maggio 2022 la Regione Sicilia ha deciso di bloccare la compensazione economica tra regioni, e questo significa che le coppie isolane non possono più contare sul rimborso per quel che riguarda le prestazioni sanitarie erogate da altre Regioni in tema di PMA.

Il problema, insomma, è molto più serio di quanto non si pensi: perché per quanto le procedure per la PMA siano state inserite nei cosiddetti Lea (Livelli essenziali di assistenza), in realtà non esiste un decreto che, su tutto il territorio nazionale, abbia fissato le tariffe per le prestazioni. Per questo motivo, ogni Regione continua a muoversi in modo autonomo, creando così le discrepanze di cui abbiamo parlato e che, ancora oggi, continuano ad essere un vincolo importante per tutte le coppie alla ricerca disperata di un sogno.  

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Fecondazione Eterologa Italia

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