Procreazione assistita: un metodo per rimanere incinta anche in casi difficili
La procreazione medicalmente assistita rappresenta, al giorno d’oggi, uno di quei metodi davvero importanti e di grande aiuto per rimanere incinta anche nei casi in cui sia difficile ottenere questo risultato in maniera naturale. In effetti, si parla di infertilità quando, per un determinato periodo che viene definito, dal punto di vista medico, in due anni consecutivi, una coppia non riesce ad ottenere la realizzazione del desiderio di procreare.
In sostanza, quindi, nel caso in cui la coppia, in seguito ad un periodo di due anni consecutivi di rapporti mirati e non protetti, non riesca ad avere un figlio, quella coppia viene definita infertile e può, da quel momento, tentare la strada della PMA. Quest’ultima, nota come tecnica della procreazione medicalmente assistita, consente di ottenere la realizzazione di questo desiderio per mezzo di un insieme di metodi che possono essere definiti in:
- Tecniche maggiori, ovvero quelle tecniche che vengono definite in tal modo anche perché, rispetto alle altre, sono più invasive e quindi possono essere più problematiche anche dal punto di vista psicologico. Questi metodi, tuttavia, hanno anche una più elevata probabilità di raggiungere il successo desiderato: si parla di tecniche come la FIVET e ICSI, laddove la prima è la cosiddetta Fertilizzazione in Vitro ed Embrio Transfer, e la seconda indica, invece, l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo.
- Tecniche minori, ovvero quei metodi che risultano essere chiaramente meno invasivi ma possono anche avere un minor risultato positivo. In questo caso, possiamo aggiungere, ad esempio, i cosiddetti monitoraggi ovarici per rapporti mirati e le inseminazioni intrauterine.
Questo insieme di tecniche fa parte della PMA, una possibilità ritenuta davvero fondamentale per aiutare una donna a rimanere incinta, e che sicuramente in moltissimi casi rappresenta anche una possibilità di successo davvero molto importante.
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