Prevenzione allergie in gravidanza: importante evitare conseguenze
Ciao a tutte le future mamme e le pancine e bentornate nel nostro consueto appuntamento con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! All’interno del nostro approfondimento di oggi con la rubrica dedicata interamente alla gravidanza ed al delicato periodo della gestazione, vogliamo parlare di un tema delicato ma anche molto interessante, che è quello relativo alle conseguenze – positive e negative – che alcuni nostri comportamenti potrebbero avere dal punto di vista della perfetta crescita e dello sviluppo del bebè. Ma non solo: pare che infatti alcuni comportamenti della gestante possano addirittura influenzare lo stato di salute futuro del bambino, che, quando sarà adulto, sarà più suscettibile a determinate patologie o problematiche. Oggi parliamo, quindi, di prevenzione allergie in gravidanza!
Prevenzione allergie in gravidanza: secondo uno studio si può “immunizzare” il nascituro
Sin da quando un bimbo si trova nella pancia della mamma, il legame tra il feto stesso e la gestante è molto forte, non solo dal punto di vista psichico ma anche per tutto quel che riguarda lo stato di salute del bebè. Il bimbo, infatti, percepisce gli stati d’animo della mamma e li assorbe, ed allo stesso modo è anche in grado di assorbire eventuali cibi che potrebbero provocare qualche disturbo.
A questo proposito, è bene fare riferimento soprattutto alle allergie alimentari e ricordare che, secondo diversi studi, diverse problematiche di tipo allergologico alimentare possono derivare da un comportamento non idoneo, che si ha durante la gravidanza e l’allattamento e che potrebbe indicare un “pericolo” a questo proposito.
Ma la cosa ancor più particolare della faccenda deriva da uno studio molto interessante condotto dal Boston Children’s Hospital e che invece, sembrerebbe dire il contrario: secondo quanto emerge da questa interessante ricerca, infatti, è proprio assumendo nello specifico cibi “allergenici” che si potrebbe evitare l’allergia nel nascituro. L’esposizione del bebè a questi cibi – si pensa soprattutto a uova e noccioline – renderebbe infatti possibile una sorta di immunizzazione e, pertanto, avrebbe delle conseguenze positive sul bebè.
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