Lavoro e gravidanza, il caso di Milvia Bonvicino

Lavoro e gravidanza, non sempre va male

Ciao a tutte le pancine! Bentornate nel nostro appuntamento con la rubrica settimanale interamente dedicata alle gioie ed ai timori legati alla gravidanza, Mamma si diventa! Nella rubrica di oggi parliamo di un caso che sta molto a cuore soprattutto alle donne che lavorano e che temono che il percorso della gravidanza debba essere difficile dal punto di vista della gestione del rapporto con il lavoro, e soprattutto alle gestanti che temono di perdere il loro impiego. Lavoro e gravidanza qualche volta vanno di pari passo e, come è capitato a Milva Bonvicino, di cui vi parliamo oggi, la gravidanza può essere talvolta un valore aggiunto.

Il caso di Milva Bonvicino

Milva Bonvicino è una donna che, come accade a molte altre, si è trovata in uno specifico momento della sua vita a gestire due valori importanti: da una parte l’impegno verso il suo lavoro presso la TRND, specializzata in marketing collaborativo, di Milano; dall’altra il coronamento del sogno di molte donne, che è quello della dolce attesa.

Lavoro e gravidanza

Lavoro e gravidanza: il caso di Milva Bonvicino, che è diventata Manager al settimo mese di gravidanza.

Tuttavia, se alla maggior parte delle donne accade di vivere la gravidanza in maniera poco serena a causa della paura di rimanere senza un impiego – molte donne vengono messe alla porta quando rimangono incinte – a Milva è accaduto proprio il contrario ed oggi, la 31enne, è Managing Director per l’Italia.

Questo avanzamento di carriera era del tutto inaspettato per la Key account Manager, che quando è rimasta incinta temeva, come accade a moltissime altre gestanti, di essere degradata proprio a causa della sua condizione. E quando, al settimo mese di gravidanza, le è stato prospettato dalla sua azienda un avanzamento di carriera, alla sua domanda sul perché avessero preso quella decisione, le è stato risposto che “una donna che diventa mamma deve avere le stesse possibilità di un uomo che diventa papà.

Probabilmente questo rappresenta solo un caso positivo che, in mezzo a tanti altri casi negativi, è come una mosca bianca: ma questo stesso caso dimostra che la gravidanza non deve diventare, per nessuna donna, un ‘problema’ ma deve essere vissuta come un periodo sereno e che, per una azienda, una donna che diventa mamma potrebbe avere, invece, un valore aggiunto da tenere in grande considerazione anche per il profitto dell’azienda stessa.

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