Ipertensione in gravidanza, quali sono i rischi per mamma e bebè

Ipertensione in gravidanza: un problema diffuso per le donne in dolce attesa

Ciao a tutte le pancine e bentornate nel nostro appuntamento settimanale con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! Nell’appuntamento di oggi parleremo di un argomento importante, che riguarda sia la salute del nascituro, sia quella della donna in dolce attesa: l’argomento che tratteremo oggi è l’ipertensione in gravidanza! Quali sono i rischi per il bebè e per la donna in dolce attesa?

Quali sono i rischi collegati all’ipertensione in gravidanza? Disturbi da preeclampsia

Tra i problemi ed i disturbi più diffusi per una donna in dolce attesa, vi è sicuramente un rischio importante, che è quello di soffrire di ipertensione e danno renale, due disturbi che possono incidere sulla gravidanza, ma anche sulla stessa salute del feto, che potrebbe risentirne in caso di complicanze. L’altro nome di questo disturbo è preeclampsia, ed oggi colpisce circa il 10% delle donne in dolce attesa, con evidenti conseguenze sia per il benessere della mamma, sia per lo stato di salute del feto.

Ipertensione in gravidanza

Ipertensione in gravidanza e preeclampsia: un disturbo importante, che può comportare rischi anche per il bebè.

La preeclampsia, se non riconosciuta e non trattata in tempi utili, può comportare ulteriori problemi, spesso anche molto gravi ed invalidanti, come ad esempio il ritardo nella crescita del feto, o addirittura il parto prematuro o morte della mamma e del feto.

A serio rischio, quindi, sono sia la mamma che il bebè: la notizia è stata confermata anche da recenti ricerche effettuate presso la  Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’università Politecnica delle Marche di Ancona, i cui esiti sono stati pubblicati sulla rivista scientifica dal titolo Pregnancy Hypertension. Tra i rischi più importanti, si ricordano, ad esempio, morte prematura, ma anche danni al cuore che possono determinare infarto o ictus, trombosi, insufficienza cardiaca ed anche rischi per il feto che, anche in caso di sopravvivenza, potrebbe, da adulto, soffrire in maniera più diffusa di disturbi come ipertensione, ictus, e disturbi mentali.

Va da sé che un’importanza fondamentale è rivestita dalla diagnosi in tempi brevi: sin dalla ventesima settimana di gestazione, è bene controllare la pressione in maniera regolare, soprattutto in caso di precedente ipertensione in altre gravidanze, oppure in caso di storia familiare, sovrappeso oppure obesità.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica settimanale dal titolo Mamma si diventa!

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Fecondazione Eterologa Italia

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