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Pagina revisionata e aggiornata il 20/12/2021

Cos’è la Fecondazione Eterologa?

Quando si parla di fecondazione eterologa, è impossibile non parlare dell’ovodonazione, una tecnica di fecondazione assistita basata sulla donazione di ovociti. La fecondazione eterologa prevede anche la doppia donazione di ovociti e liquido seminale qualora nella coppia ci fossero problemi da entrambe le parti. Con una donazione esterna tutti possono diventare genitori.

La fecondazione eterologa altro non è che la tecnica in cui vi è l’utilizzo di ovociti o liquido seminale donati da persone esterne alla coppia.

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Fecondazione Eterologa: dopo anni di accesi dibattiti e trasferimenti quotidiani di coppie all’estero finalmente fattibile anche in Italia.

La ricevente degli ovociti è costretta a questa donazione poiché i suoi non sono più in grado di originare embrioni capaci di svilupparsi fino al completamento della gravidanza, oppure, in alternativa, poiché, a causa dell’età o di problemi fisici, le probabilità che ciò avvenga con successo sono talmente basse da rendere vani e pericolosi ulteriori tentativi con i propri ovociti.

In virtù di ciò è bene sapere che il patrimonio ovocitario delle rappresentanti del genere femminile si forma alla nascita, ecco perché parlare di produzione degli ovociti è inesatto. In realtà gli ovociti vengono esclusivamente fatti maturare nei follicoli dell’ovaio e liberati una volta “pronti”. Di conseguenza, a differenza degli spermatozoi maschili che vengono prodotti a ciclo continuo, gli ovociti invecchiano con le donne.

Solitamente, trascorsi i 35 anni, la qualità degli ovociti inizia a decadere. Risultato?

Minori probabilità di gravidanza. Ecco spiegato perché numerose cliniche raccomandano la fecondazione eterologa alle donne con un’età superiore ai 40 anni.
Per loro fortuna, anche le rappresentanti del genere femminile già in menopausa (sia essa fisiologica o precoce) hanno la possibilità di beneficiare di questa tecnica, sottoponendosi ad un trattamento ormonale ad hoc, al fine di ristabilire il ciclo, seppur in maniera fittizia, e far sì che l’endometrio sia in grado di supportare l’impianto dell’embrione.

 

Fecondazione Eterologa – Diffusione

Questa tecnica di concepimento è innovativa ed è stata eseguita per la prima volta negli Stati Uniti, nell’ormai lontano 1983. Negli ultimi anni la fecondazione eterologa si è diffusa in ogni parte del mondo.

Si può eseguire la fecondazione eterologa o ovodonazione in Europa?

Purtroppo per le donne Europee con problemi di fertilità , le leggi sulla fecondazione assistita sono molto più restrittive, non a caso, quest’ultima era vietata sia in Italia (fino al 2013) che in Germania (tutt’ora vietata),  mentre in nazioni come la Danimarca, solo l’egg sharing è consentito.

In molte altre nazioni europee, la fecondazione eterologa è sottoposta a precisi limiti, ovvero:

  • Nessun compenso per le donatrici
  • Obbligo dell’anonimato

 

Fecondazione eterologa = Business

Uno stato di cose che negli ultimi anni ha contribuito al successo del cosiddetto “turismo riproduttivo”, di cui hanno beneficiato le Nazioni Europee con leggi meno restrittive, ma che, nonostante ciò, garantiscono la sicurezza delle pazienti, poiché, in linea con le stringenti normative europee sulla fecondazione assistita, danno vita ad un business da decine di miliardi di dollari.

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Sono più di 5000 all’anno le coppie che vanno all’estero per effettuare la fecondazione eterologa. Molte altre scelgono comunque di migrare anche se devono sottoporsi a trattamenti disponibili nel nostro paese.

Basti pensare che i prezzi per i trattamenti vanno dai 3.000 ai 30.000 euro. Tra le mete agognate del “turismo riproduttivo”, segnaliamo:

  • Spagna
  • Grecia
  • Svizzera
  • Gran Bretagna
  • Belgio
  • Cipro

Fecondazione assistita e ovodonazione sono disponibili anche nelle nazioni dell’Est Europa (Russia e Ucraina su tutte), con ottimi risultati nella quasi totalità dei casi (soprattutto in Ucraina), prezzi maggiormente competitivi sono, in questo caso, sinonimo di maggiori garanzie.

Come è ovvio che sia, il modello USA in Europa è ancora lontano (negli States la fecondazione eterologa è regolamentata dalla Food and Drug Administration), tuttavia, esistono nazioni Europee regolamentate da norme meno restrittive in tema di fecondazione assistita ed eterologa. Motivo?

  • Nessun limite d’età per l’accesso alla fecondazione eterologa;
  • Possibilità di scegliere il sesso del nascituro.

Se però dobbiamo suggerire una Nazione a cui affidarsi per il totale trattamento, consigliamo senza alcun dubbio l’Ucraina o le Nazioni dell’Europa dell’Est.

 

 

Come funziona la Fecondazione Eterologa?

Domanda che non possono fare a meno di porsi tutte coloro che si avvicinano a questa tecnica di fecondazione assistita.

Vediamo, nello specifico, in cosa consiste la fecondazione eterologa nel caso, più frequente, della donazione di ovociti (Ovodonazione).

 

Le 3 fasi della Fecondazione Eterologa (Ovodonazione)

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Lo schema delle 3 fasi della Fecondazione Eterologa.

Nel corso della prima fase (Riquadro rosso) la donatrice deve sottoporsi ad una stimolazione ovarica. Cos’è?
Un trattamento ormonale normalmente utilizzato per la fecondazione in vitro, che ha come risultato quello di portare alla maturazione numerosi ovociti in contemporanea.
Nell’attesa il ciclo mestruale della donna “beneficiaria” e quello della donatrice vengono sincronizzati per far sì che l’endometrio di quest’ultima sia in grado di ricevere gli embrioni quando avverrà la fecondazione degli ovociti della donatrice.
Per ottenere la sincronizzazione del ciclo mestruale, viene eseguito dalla ricevente un protocollo ormonale, che prevede l’assunzione di soppressori (che inducono l’utero ad uno stadio di menopausa), per proseguire con l’utilizzo di estrogeni, per via orale oppure transdermica, che stimolano l’endometrio portandolo alla condizione ideale per ricevere gli embrioni fecondati.

La stimolazione ovarica permetterà di portare a maturazione gli ovociti che in seguito, nella seconda fase (Riquadro blu), verranno raccolti e fecondati in vitro mettendo a contatto spermatozoi e ovuli. Risultato?
Con la terza fase (Riquadro verde), degli embrioni ottenuti (morule o blastocisti), ne potranno essere trasferiti da un minimo di uno ad un massimo di quattro (a seconda delle leggi dello Stato in cui viene eseguito il trattamento) nell’utero della beneficiaria.

 

Embrioni e crioconservazione

crioconservazione

Crioconservazione

Ad incidere sulla scelta del numero degli embrioni che dovranno essere trasferiti, è ovviamente la probabilità che quest’ultimi riescano ad impiantarsi sull’endometrio.

Scelta fondamentale della coppia!

Gli embrioni che risultano di buona qualità e non trasferiti potranno essere crioconservati ed utilizzati dalla coppia in un secondo momento.

Questo fa sì che si possa successivamente effettuare il trattamento senza dover nuovamente ricorrere ad un protocollo di sincronizzazione.

 

In linea di massima le cliniche preferiscono sempre lavorare su embrioni freschi piuttosto che congelati. Motivo? Le percentuali di successo con embrioni freschi sono più alte rispetto a quelli crioconservati.

 

Donatrice esclusiva

In alcune cliniche vi è la possibilità di beneficiare di una donazione degli ovociti in via esclusiva (che verranno utilizzati solo per una paziente).Vantaggi?
Numero maggiore di ovociti e quindi maggiori possibilità di poter selezionare embrioni di alta qualità. Ovviamente la beneficiaria potrà anche portare da sé la donatrice per l’ovodonazione (in genere la scelta ricade su una sorella o una cugina più giovane).
Qualora questo non avvenga, la donatrice resterà anonima, ma potrà essere scelta in funzione delle richieste della paziente.

 

Fecondazione Eterologa – Cosa succede in caso di oligospermia e azoospermia?

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Zona prelievo dello sperma.

Nel corso del prelievo dello sperma per via “naturale” dal partner della beneficiaria, in caso di oligospermia o di azoospermia è possibile ricorrere a delle tecniche di prelievo diretto degli spermatozoi dal tessuto del testicolo o dall’epidimio.

Qualora il partner della ricevente non fosse disponibile a causa di impegni che non ha la possibilità di rimandare, il seme di quest’ultimo potrà essere prelevato anche diverso tempo prima per poi essere scongelato al momento.

Nel caso in cui non si abbia un partner o qualora questo presentasse dei  problemi di fertilità o fisici, è possibile ripiegare sul seme di un donatore.