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Fecondazione assistita: come avviene, quanto costa, le tecniche e le leggi in Italia

Cos’è e come funziona la fecondazione assistita?

Si definisce fecondazione assistita il metodo artificiale che aiuta le coppie ad avere un figlio anche quando vi è un problema di incapacità riproduttiva o di infertilità (sterilità femminile , sterilità maschile) da uno o da entrambi i partner. Con il termine di fecondazione assistita si indicano le diverse tecniche che condividono, però, un obiettivo, portare a termine una gravidanza con successo. I costi sono variabili e dipendono dal centro scelto (pubblico o privato), dalla regione di appartenenza e dal metodo di fecondazione artificiale adottato etc.

Ricorrere alla fecondazione assistita è per molte persone l’ultima possibilità per poter coronare il sogno di diventare genitori. Non dimentichiamoci però che, questa opportunità finale, non è priva di rischi (come si può leggere anche dalle varie testimonianze online) e occorre, perciò, valutare con attenzione tutti i pro e i contro prima di decidere se procedere o meno al trattamento. Vediamo adesso come avviene, in cosa consiste e quali sono le leggi in Italia e all’estero.

FECONDAZIONE ASSISTITA ETÀ MASSIMA DONNA IN ITALIA: NON È 45 ANNI!

Per accedere alla fecondazione assistita, in Italia, l’età massima consentita (per la donna) non ha un limite fissato per legge!

Si legge ancora su molti siti web e quotidiani informativi online che il limite di età della donna per accedere alle tecniche di PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è di 45 anni, NON È VERO!! La legge di riferimento in questo caso è la Legge n.40 del 19 febbraio 2004 e nello specifico all’Art.5 dice: Fermo restando quanto stabilito dall’articolo 4, comma 1, possono accedere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita coppie di maggiorenni di sesso diverso, coniugate o conviventi, in età potenzialmente fertile, entrambi viventi.

La normativa dispone dei limiti per l’accesso alle tecniche di PMA, in termini di età e di numero di tentativi, le Regioni stabiliscono sia i limiti che i costi relativi alle prestazioni. Di seguito i limiti di età vigenti per ogni regione:

41 ANNI: UMBRIA (FINO A 4 TENTATIVI) decreto del 07/03/2007

42 ANNI: BASILICATA, CALABRIA (4 TENTATIVI) decreto del 14/12/2011, LIGURIA, SICILIA, TOSCANA (FINO A 4 TENTATIVI) delibera del 06/10/2014, VALLE D’AOSTA (FINO A 4 TENTATIVI) delibera del 13/09/2019

43 ANNI: EMILIA ROMAGNA (FINO A 3 TENTATIVI) delibera del 11/09/2014, FRIULI VENEZIA GIULIA (FINO A 4 TENTATIVI) delibera del 16/01/2015, LAZIO (FINO A 3 TENTATIVI) decreto del 04/02/2016, LOMBARDIA (FINO A 3 TENTATIVI) delibera del 28/12/2017, PIEMONTE (FINO A 3 TENTATIVI) delibera del 15/09/2014

45 ANNI: MARCHE, MOLISE, PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO (FINOA 3 TENTATIVI) delibera del 18/12/2018, PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO (FINO A 6 TENTATIVI) delibera del 16/03/2018, PUGLIA (FINO A 6 TENTATIVI) delibera del 18/07/2017, SARDEGNA (FINO A 3 TENTATIVI) delibera del 04/08/2020

46 ANNI: ABRUZZO (FINO A 6 TENTATIVI) delibera del 18/08/2018, CAMPANIA (FINO A 6 TENTATIVI) decreto del 04/02/2019

50 ANNI: VENETO (FINO A 4 TENTATIVI) decreto del 13/04/2016

 


  • 1Fecondazione assistita: come avviene (spiegato semplice)

La fecondazione assistita è un insieme di tecniche che consentono a una coppia di procreare anche quando uno o entrambi i partner sono sterili o con importanti complicanze. Grazie alla gravidanza assistita perciò aumentano le percentuali di successo di poter avere un figlio proprio in questi casi.

Percentuali di successo con tecniche PMA in base all’età della donna

Sono tanti i fattori che influiscono sulla riuscita o meno della fecondazione artificiale. Tra questi, di fondamentale importanza, sono: l’età della donna, le eventuali patologie (come l’endometriosi per esempio) e lo stato di fertilità. Per aumentare la possibilità che il trattamento vada a buon fine, molti centri specializzati scelgono di effettuare la PGS, cioè l’analisi preimpianto che serve per trovare velocemente un embrione con corredo cromosomico normale. In questo modo la percentuale di successo può salire fino al 55% (sotto i 35 anni).

Prima di tutto occorre capire quale tra le tecniche di fecondazione assistita è più adatta alla coppia. Sarà il medico a proporre la migliore in base all’analisi di diversi fattori e un’anamnesi completa per definire passo a passo la strategia da seguire. Vengono analizzati i tempi, le cose da fare e la coppia viene informata sin da subito quali sono gli esami preliminari a cui deve sottoporsi e gli eventuali rischi che la fecondazione assistita può portare.

Come avviene e come funziona la fecondazione assistita?

Dipende dalla tecnica scelta (tipi e tecniche nel prossimo paragrafo).

Le fasi principali della fecondazione assistita sono:

  1. STIMOLAZIONE FOLLICOLARE
  2. PRELIEVO DEGLI OVOCITI (LIV.2,3)
  3. PRELIEVO LIQUIDO SEMINALE
  4. FECONDAZIONE IN LABORATORIO (LIV.2,3)
  5. TRASFERIMENTO EMBRIONI

Vediamo insieme i 2 esempi di Fivet e Inseminazione Artificiale

FIVET (ESEMPIO PRATICO)

Per esempio nella Fivet (fertilizzazione in vitro) il medico preleva l’ovulo e lo unisce in laboratorio con lo spermatozoo. Quando l’embrione è fecondato viene trasferito di nuovo nell’utero materno.

fertilizzazione in vitro

Ciclo completo della fertilizzazione in vitro

 

INSEMINAZIONE ARTIFICIALE (ESEMPIO PRATICO)

Con l’inseminazione artificiale (IUI) viene collocato un campione di seme precedentemente trattato in laboratorio nell’utero delle donne. In questo modo aumenta la possibilità che lo spermatozoo riesca a fecondare l’ovulo.

inseminazione-artificiale

Ciclo completo dell’inseminazione artificiale

Sono due dei metodi di fecondazione artificiale. I pro e i contro devono essere analizzati con il medico, il quale valuta quando ricorrere alla fecondazione assistita e grazie alla metodologia che aumenta la possibilità di successo.

 


  • 2Tipi e tecniche della fecondazione assistita

I tipi di fecondazione assistita si suddividono in tre grandi gruppi. Quelli di primo, secondo e terzo livello. A grandi linee possiamo dire che rientrano tra le tecniche PMA di primo livello quelle che prevedono la fecondazione (seme uomo con ovocita donna) direttamente nel corpo della donna. Di secondo e terzo livello quelle che prevedono la fecondazione (seme uomo con ovocita donna) all’esterno del corpo della donna, in laboratorio.

Livelli PMA

Vediamo adesso in cosa consiste la riproduzione assistita e quali sono i metodi più utilizzati in Italia e all’estero. Prima però una cosa importante, nessuno di questi funziona in modo scontato. C’è sempre la possibilità di un fallimento ed è anche in base alla maggior probabilità di portare a fine una gravidanza che il medico suggerisce alla coppia un metodo piuttosto che un altro.

 

Tipi e tecniche di fecondazione assistita

  • Inseminazione artificiale: chiamata anche inseminazione intrauterina (IUI), rientra tra le tecniche di primo livello. Il seme maschile viene trattato in laboratorio e poi introdotto nella cavità uterina. Viene nel frattempo monitorato l’avanzare dell’ovulazione, così da agevolare l’incontro dei gameti che sarà però spontaneo. Non è adatta in caso di patologie o problematiche marcate ma solo quando la donna ha dei problemi a ovulare oppure l’uomo a livello di motilità degli spermatozoi. L’inseminazione artificiale può essere eseguita durante un ciclo mestruale naturale o in combinazione con l’induzione dell’ovulazione (OI) se la donna ha cicli mestruali irregolari. Se una gravidanza non viene raggiunta dopo alcuni tentativi di IUI, potrebbe essere necessaria la fecondazione in vitro o l’ICSI.
  • Fecondazione in vitro: in Italia è la più diffusa ed è adatta anche in caso di anomalie marcate. I gameti vengono uniti in laboratorio e solo quando vi è la fecondazione dell’embrione l’ovulo torna ad essere “installato” nel corpo della donna. Durante la fecondazione in vitro, la donna riceve iniezioni di ormoni per stimolare le ovaie a produrre più ovociti. Quando le uova sono mature vengono recuperate in una procedura guidata da ultrasuoni in leggera anestesia. Gli ovuli e lo sperma del partner maschio o di un donatore vengono posti in un piatto di coltura in laboratorio per consentire alle uova di fertilizzarsi, si spera, in modo che gli embrioni possano svilupparsi. Da tre a cinque giorni dopo, se si sono formati degli embrioni, uno viene inserito nell’utero della donna con una procedura chiamata trasferimento dell’embrione. Se è presente più di un embrione, possono essere congelati e utilizzati successivamente se il primo trasferimento non ha esito positivo.
  • Fivet: è una tecnica di fecondazione in vitro, però si differenzia da quella appena vista. E’ indicata per esempio per le donne che soffrono di endometriosi avanzata o lesioni alle tube di Falloppio. Oppure può essere la soluzione più opportuna quando la qualità spermatica ha seri problemi. Viene eseguita una stimolazione ovarica per un tempo che può protrarsi a 20 giorni. Successivamente vengono prelevati gli ovuli e posizionati con gli spermatozoi su una piastra. Verranno poi selezionati gli embrioni migliori per essere trasferiti di nuovo nel corpo della paziente.
  • FIV Genetic: è simile alla tecnica della fecondazione in vitro, con l’ulteriore vantaggio che viene eseguita una diagnosi genetica prima dell’impianto in modo tale da aumentare fino al 70% la percentuale di successo.
  • ICSI: (iniezione intracitoplasmatica di sperma), quasi tutti i passaggi sono gli stessi della FIVET. L’unica differenza è che lo spermatozoo viene iniettato nell’ovocita attraverso una cannula, nella FIVET invece l’unione è spontanea.L’ICSI viene utilizzata per gli stessi motivi della fecondazione in vitro, ma soprattutto per superare i problemi di sperma. ICSI segue lo stesso processo della fecondazione in vitro, tranne per il fatto che l’ICSI prevede l’iniezione diretta di un singolo spermatozoo in ciascun uovo per ottenere, si spera, la fecondazione. Poiché richiede apparecchiature tecnicamente avanzate, i costi potrebbero essere più alti per ICSI. Per le coppie con infertilità da fattore maschile, l’ICSI è necessaria per fecondare le uova e dare loro la possibilità di avere un bambino. Ma, per le coppie che non hanno infertilità maschile, l’ICSI non offre alcun vantaggio rispetto alla fecondazione in vitro in termini di possibilità di avere un bambino.
  • IMSI: (iniezione intracitoplasmatica di sperma morfologicamente selezionato) è un metodo utilizzato nella fecondazione in vitro per selezionare gli spermatozooi in modo che possano essere iniettati in un uovo. Questa è una variazione dell’iniezione di sperma intracitoplasmatica o ICSI che è stata utilizzata per circa 30 anni per aiutare le coppie a superare i problemi del fattore maschile. L’ICSI ha notevolmente migliorato i tassi di natalità per questo gruppo.L’ICSI coinvolge un biologo che osserva lo sperma al microscopio con un ingrandimento di 200 volte e ne seleziona uno da iniettare nell’uovo. La tecnica IMSI è una variazione dell’ICSI in cui viene utilizzato un microscopio con ingrandimento ancora maggiore (6.000 volte). Il motivo è che consente ai biologi di visualizzare immagini più dettagliate dello sperma che possono aiutarli a scegliere il “più forte”.
  • Fecondazione eterologa: solo nel 2014 la Corte Costituzionale ha reso legale in Italia la fecondazione assistita eterologa. La coppia può ricorrere a ovuli di una donatrice e al seme ottenuto dalla banca del seme.

 


  • 3Prezzo della gravidanza assistita


I costi della fecondazione assistita
dipendono dalla tecnica scelta, il centro dove viene effettuato, la regione, il numero di volte che viene ripetuto il trattamento etc. Secondo uno studio effettuato di recente, sembra che in media il prezzo della fecondazione assistita è di 5.000 euro. In caso di fecondazione assistita l’ASL rimborsa circa 2000 euro ai futuri genitori, il resto resta a carico della coppia. In alcune regioni d’Italia è però più economica rispetto ad altre.
Diverso invece è il caso dei centri sanitari pubblici che si occupano delle gravidanze assistite. Il costo dei trattamenti, in questi casi, è solo quello del ticket o a volte è anche gratuito.

I costi della fecondazione assistita (inclusi nei costi per i Centri Privati e rimborsati per i Centri Pubblici) prevedono anche quelli destinati a:

  • Esami propedeutici PMA
  • Farmaci intero percorso
  • Ricoveri ospedalieri

Mentre il costo medio per la Diagnosi pre-impianto (PGD) è di 3000€ (non inclusa in alcun trattamento).

 

Tutti i costi della fecondazione assistita (omologa-eterologa), Centri privati e pubblici, regione per regione:

 


  • 4Esami preliminari per la fecondazione assistita

Esistono esami preliminari per la riproduzione assistita che devono essere eseguiti prima di poter aderire al programma. Devono sottoporsi ad essi sia la donna che l’uomo. Servono al medico specializzato in infertilità per valutare sia se è davvero possibile ricorrere alla fecondazione assistita e qual è la tecnica più adatta.
La donna deve sottoporsi a un’ecografia pelvica transvaginale, esami per valutare la presenza di malattie infettive, Pap Test, ecografia mammaria ed eseguire un profilo ormonale durante i primi 5 giorni del ciclo mestruale.
L’uomo invece deve eseguire i test per valutare la presenza di malattie infettive e un esame completo dello sperma comprendente anche il test di capacitazione.

Di seguito la lista degli esami preliminari per la donna e per l’uomo:

PER LA DONNA
PER L'UOMO

 

 


  • 4Quando ricorrere alla fecondazione assistita

Decidono di ricorrere alla fecondazione assistita le coppie che non possono avere figli o semplicemente hanno alcuni problemi a concepire.

 

La fecondazione assistita può essere un’opzione di trattamento se:

  • Le tube di Falloppio di una donna sono mancanti o bloccate.
  • La donna ha una grave endometriosi.
  • L’ uomo ha una bassa quantità di spermatozoi.
  • L’infertilità inspiegabile continua da molto tempo. Il tempo che una coppia sceglie di aspettare è influenzato dall’età della partner femminile e da altri fattori personali.
  • Una coppia vuole testare le malattie ereditarie prima che gli embrioni vengano trasferiti.

La fecondazione assistita può essere eseguita anche se:

  • La donna ha subito un intervento chirurgico di inversione della legatura delle tube che non ha avuto successo.
  • La donna non ha le tube di Falloppio.
  • Le tube di Falloppio della donna sono bloccate e non possono essere riparate.

 

Cosa succede se a nutrire questo sentimento di maternità sono le donne single?

La legislazione italiana al momento non permette alle donne single di iscriversi ai programmi di fecondazione assistita. Ecco che molte prendono la decisione di avviare le procedure nei centri di fecondazione assistita in Spagna, dove qualsiasi donna, indipendentemente dal fatto che sia single o no, dal suo orientamento sessuale e dai suoi anni di accedere a questo programma.

 


  • 4Tutti i rischi della fecondazione assistita

I rischi della fecondazione assistita devono essere portati alla luce dal medico già durante il primo colloquio. La coppia prima di iniziare il trattamento deve firmare il documento del consenso che elenca anche i rischi e le complicanze. Sono presenti sia i possibili rischi per la madre e per il nascituro, gli effetti indesiderati o collaterali e quelli associati alle tecniche di PMA eterologhe. Non vanno sottovalutati anche i possibili effetti psicologici, i quali hanno una maggior possibilità di insorgere soprattutto nelle tecniche di tipo eterologo.

I rischi più comuni della riproduzione assistita

Il rischio di iperstimolazione ovarica: grazie ai protocolli adeguati è possibile ridurre il rischio di una gravidanza gemellare. Il rischio di concepire una gravidanza multipla è direttamente correlato al numero di embrioni trasferiti nell’utero di una donna. In questo caso la soluzione può essere quella di trasferire solo un embrione per ogni trattamento. Con il trasferimento di più embrioni il rischio di gravidanza gemellare aumenta fino al 30% ed è rischioso tanto per la mamma quanto per i bambini. Per esempio vi è il rischio che i bambini nascono prematuri e questo a sua volta può portare a una funzione cognitiva ridotta.

Rischi per il nascituro

I bambini nati da fecondazione assistita hanno un maggior rischio di nascere con difetti congeniti, però occorrono ulteriori approfondimenti perché non sono ancora note le cause. In generale il rischio di malformazione in una gravidanza spontanea è del 2,5%. Con la fecondazione in vitro si arriva al 4,1%. Anche in questo caso il rischio può essere ridotto trasferendo embrioni singoli per ogni
trattamento.
Rischi di veder insorgere dopo uno o più trattamenti un tumore: il rischio maggiore vi è per le ovaie e per il seno. Tuttavia alcune ricerche in merito hanno evidenziato che il rischio maggiore è dato dall’infertilità e non dalla fecondazione in vitro. Richiede comunque ulteriori studi a riguardo.

 

RISCHI MATERNI
RISCHI FETALI

 


  • 4Funziona davvero la fecondazione assistita? Come?

La legge sulla fecondazione assistita in Italia è la n.40 del 19 febbraio 2004. E’ stata ampiamente contestata e nel 2005 è stata soggetta di un referendum, concluso però senza esito. Negli anni comunque è stata sottoposta a diverse modifiche sia da parte della Corte costituzionale che dalla Corte Europea.
Il testo originario della legge sulla fecondazione assistita dice che solo le coppie di sesso diverso, che siano congiunti o conviventi, entrambi maggiorenni, in età fertile però con sterilità o infertilità certificata dal medico possono accedere alla fecondazione assistita.
Era invece preclusa la possibilità per esempio alle coppie portatrici di malattie genetiche seppur fertili.
Tale divieto era però incompatibile con la legge relativa all’interruzione della gravidanza in caso di feto malato. Oggi perciò le coppie dove uno o entrambi hanno malattie geneticamente trasmissibili possono accedere alla fecondazione assistita così da individuare gli embrioni sani da impiantarli.
Tutt’oggi però la legge italiana vieta alle coppie omosessuali e alle mamme e i padri single di avere figli attraverso la riproduzione assistita. Ancora oggi è vietata la fecondazione post-mortem, cioè utilizzare gli spermatozoi del marito deceduto.

 

Clinica di fecondazione assistita: qual è la migliore?

Una coppia può scegliere di rivolgersi a un Centro di fecondazione assistita convenzionato sia pubblico che privato. I costi e le modalità per accedere al trattamento possono cambiare da regione a regione e in base al centro Vale a dire che eseguire per esempio il trattamento a Roma o a Bologna, può presentare alcune differenze.
Definire il miglior centro di fecondazione assistita non è facile. Si può dire però che molte coppie scelgono di rivolgersi ai centri privati in Italia o in Europa (come in Spagna) per ottenere i migliori
trattamenti ed essere seguiti dai migliori esperti. In questo caso il costo può essere piuttosto elevato.
Secondo le statistiche il valore si aggira intorno ai 5000€ ma può essere nettamente superiore in base alla tecnica di gravidanza assistita adottata.

 

La fecondazione assistita funziona sempre?

C’è poi anche il rischio che la fecondazione assistita semplicemente non funzioni. Questo dipende da diversi fattori, tra cui l’età della donna quando si sottopone al trattamento (dopo i 40 anni è molto più difficile riuscirci), oppure alcune patologie in corso come l’endometriosi.
In caso di endometriosi la fecondazione assistita in verità può rappresentare una possibilità in più di portare a termine una gravidanza. Tuttavia occorre ricordare che le possibilità di riuscita in questo caso sono inferiori rispetto a chi non ne soffre. Per questo motivo prima di avviare il percorso è importante che la paziente assuma farmaci che permettono la stimolazione e la produzione dei follicoli.
In caso di fibroma uterino, cioè una formazione solida a carico dell’utero, rappresenta il 20% dei casi in cui una donna in età fertile si deve sottoporre all’asportazione chirurgica dell’utero. Spesso è causa di infertilità perché il fibroma può impedire la fecondazione, tanto naturale quanto assistita. Non sempre però i fibromi disturbano l’ipotetica gravidanza, perciò occorre come prima cosa sottoporsi a un esame per valutare o meno la possibilità di portare a buon fine la gravidanza.
In caso di fibrosi cistica invece l’uomo ha un rischio molto elevato (quasi il 98%) di essere infertile.
Grazie alla procreazione medicalmente assistita gli uomini con fibrosi cistica oggi aumentano la possibilità di essere padri. Per le donne con fibrosi cistica invece il rischio di infertilità è minore rispetto a quello degli uomini ma comunque la fecondazione assistita rappresenta sempre una buona soluzione.
Infine, la donna in menopausa può sottoporsi alla fecondazione assistita, però le possibilità di restare incinta è inferiore. In Italia inoltre non è possibile accedere al trattamento dopo i 45 anni di età. Però si rivela una soluzione buona per esempio per le donne che soffrono di menopausa precoce.

INFORMAZIONI UTILI:

PMA Ministero della Salute Pagina Ufficiale della Procreazione Medicalmente Assistita (sito ufficiale del Ministero della Salute Italiano)

Registro Nazionale PMA Sito ufficiale del Registro Nazionale

Report delle attività del Registro Nazionale Italiano della PMA Report annuale di tutte le attività della PMA registrate in Italia

Legge 40/2004 La legge originale della PMA

 

Conclusione:

La decisione di cercare un trattamento per l’infertilità è praticabile a causa delle tecnologie di riproduzione assistita disponibili oggi. Con pazienza, un atteggiamento positivo e il trattamento appropriato, la maggior parte delle coppie infertili alla fine sperimenterà le gioie della genitorialità.

 

Foto1: https://it.depositphotos.com/195623904/stock-photo-artificial-insemination-or-ivf.html

Foto2e3: https://it.depositphotos.com/165217512/stock-illustration-in-vitro-fertilization.html

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Fecondazione Eterologa Italia

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Commento ( 1 )

  • Martina Quero

    Incinta ritardo

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