Depilazione in gravidanza, è pericolosa?
Ciao a tutte le pancine e future mamme, e ben ritrovate nel nostro settimanale appuntamento con la rubrica dal titolo Mamma si diventa! Nell’approfondimento di oggi vogliamo parlare di un aspetto spesso sottovalutato, che è la depilazione in gravidanza. Depilarsi è molto importante per una donna, e se è vero che durante il periodo invernale alcune donne (ma non tutte) riescono ad evitare di metter mano a ceretta ed epilatori, durante l’estate è quasi d’obbligo avere delle gambe lisce! Ma come comportarsi se si è in dolce attesa? Scopriamolo insieme!Depilarsi in gravidanza, metodi ok ed eventuali rischi
Una delle buone notizie che riguardano l’incubo peli a cui spesso siamo sottoposte è che durante il periodo della dolce attesa i peli tendono a crescere molto più lentamente per effetto degli ormoni. Infatti, il testosterone viene controllato dall’azione degli estrogeni ed in tal modo viene rallentata la crescita dei peli superflui: ciò però non significa che non dovremo mettere mano ad epilatori, ceretta o rasoio durante i nove mesi della dolce attesa.
Prima di tutto, è importante a questo proposito sottolineare che i prodotti depilatori non sono dannosi in quanto le sostanze in essi contenute non attraversano la pelle.
Ma quali sono i metodi più veloci e quelli indicati per la gravidanza?
- Depilazione con rasoio: è sicuramente una delle più veloci ed oltretutto anche una delle meno rischiose perché non vi sono sostanze che possono attravesare la placenta e quindi creare danni al feto. È però importante cercare di limitare al massimo il rischio di ferite o lesioni ed in tal caso utilizzare subito un trattamento disinfettante;
- Crema depilatoria: veloce e indolore, è composta di agenti chimici che, seppur non attraversino la pelle in alcun modo e quindi non arrivano alla placenta, possono irritare l’epidermide e provocare antipatiche allergie;
- Cera a base di zucchero: un trattamento orientale utilizzato a freddo, che estirpa i peli alla radice dando la possibilità di avere risultati durevoli nel tempo. Infatti, il trattamento può essere ripetuto dopo circa un mese. Non è un trattamento pericoloso.
I metodi meno indicati sono, invece, il laser e l’elettrocoagulazione, che possono però essere ripresi dopo il travaglio.
Arrivederci al prossimo appuntamento con la rubrica settimanale Mamma si diventa!
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