Chi la dura la vince..e noi abbiamo vinto con BioTexCom!

..di GIULIA (ROMA)

 

La mia esperienza

Tutto iniziò 3 anni fa quando dopo un anno di rapporti mirati il nostro bimbo non arrivava.
A questo punto ci sottoponiamo, io e mio marito, ad una serie estenuante di esami di controllo a cui si giunge alla diagnosi: scarsità di ovociti anche un po’ vecchiotti vista la mia età …40 anni.
E ora? Che fare? Una doccia fredda ci stava piovendo addosso.

Dopo il primo shock iniziale eravamo più desiderosi di prima di avere un figlio e iniziamo a documentarci su tutte le forme di procreazione assistita.
Volendo potevamo ancora provare la strada della fecondazione omologa ma le percentuali di successo erano molto scarse vista la mia età e così nonostante il mio scetticismo iniziale mi informo bene sull’ETEROLOGA, questo trattamento non da tutti condiviso.
In Italia è vietata e quindi bisogna andare all’estero. Si ma dove? Internet è pieno di cliniche estere che offrono pacchetti, trattamenti personalizzati.
Optiamo per una clinica Spagnola che aveva la sede a Madrid , la città della nostra prima vacanza da fidanzati: magari ci porterà fortuna!

La clinica è piccola ma accogliente e la dottoressa che ci ha illustrato tutto il procedimento con un ottimo italiano è gentile e sensibile.

 

Ci piace!

La clinica sceglie la donatrice idonea considerando il mio fenotipo e a questo punto, con il mio sacchetto di farmaci da prendere, inizia la sincronizzazione con la donatrice.
Praticamente si deve fare in modo che il mio endometrio, come in natura, deve essere in grado di accogliere l’embrione e tutto questo deve avvenire in concomitanza con la donatrice alla quale verranno prelevati gli ovociti e fatti fecondare in vitro
Dopo 4 giorni in vitro siamo riusciti ad ottenere 4 blastocisti di ottima qualità e viene effettuato il transfer.
Ci rechiamo a Madrid il giorno del PICK UP ovvero quando alla donatrice vengono prelevati gli ovociti e vengono fatti fecondare con il liquido seminale di mio marito.
Rimaniamo lì i 4 giorni successivi fino al giorno del fatidico TRANSFER.
In una saletta mi vesto con i paramenti monouso come prima di un intervento ed entro in questa sala operatoria dove con ecografo alla mano la dottoressa inserisce i miei blastocisti.
Torno nella cameretta di prima dove mi aspetta mio marito e rimango lì sdraiata un’oretta in cui tanti pensieri positivi prendono forma.
Trascorrono 14 giorni e giungiamo al giorno del controllo delle nostre Beta hcg …
Arriva l’email con l’esito … ansia… terrore.. speranze… apro l’allegato…. E il risultato è : negativo
No!!!… non è possibile… ora la rabbia e il dolore prendono il sopravvento.

Dopo aver metabolizzato che nulla era accaduto penso ai miei due blastocisti che a nostra volta avevamo crioconservato: c’è ancora una piccola speranza!!
Ripetiamo lo stesso iter della prima volta con tanta speranza ma con la consapevolezza che può anche questo non andare a buon fine.
Arriva così il giorno delle beta e anche stavolta il dato evidenzia che c’era stato un attecchimento ma non aveva proseguito la sua esistenza.
Basta!!… voglio cambiare centro… e soprattutto non mi voglio arrendere… voglio vincere io!!

Leggo i vari forum e scambio pareri con altre donne nella mia stessa situazione; questo mi fa sentire meno sola e battagliera.
Esce fuori un centro in Ucraina che sembra essere ottimo, si chiama BioTexCom!!.. In Ucraina? Ma c’è la guerra adesso!…
La decisione è presa: i passaporti li abbiamo fortunatamente sempre pronti e così dopo un colloquio telefonico si parte per visionare questa clinica.
La clinica non è moderna come quella spagnola: l’arredamento un po’ old style ma tutto pulito ed ordinato.
Optiamo per un pacchetto che ci propone 5 trattamenti ed il rimborso nel caso non andasse a buon fine.
Mi sembra ottimo! Questa è la nostra ultima spiaggia o va così oppure basta… non posso neanche riempirmi di medicine neanche troppo leggere. Anche la mia salute è molto importante!
Arriviamo al giorno del pick up … poi arriva il transfer ….
Nei 14 giorni post transfer riposo come sempre … niente stress… e soprattutto cerco di non pensare e non farmi prendere dallo sconforto che anche questa volta andrà male…
Ma ora ho altri tentativi… li abbiamo già pagati… quindi nel caso si fa un altro giretto e si visita meglio la bellissima città di Kiev .
Stavolta andiamo di persona a ritirare gli esami: siamo io e mio marito con la busta chiusa in mano… davanti abbiamo il mare .. e un bel sole di inizio settembre scalda ancora.

 

Apriamo la busta: 704 … si esatto… le beta hcg alla quattordicesima giornata sono 704.

Chiamo il centro… chiedo se questo risultato è buono… e la risposta della mia referente italiana mi urla: SEI INCINTA!… con la contentezza che prova un’amica!… Pianti … pianti … e ancora pianti!.. ma sono di gioia stavolta!
La strada è in salita… ma almeno ora la strada c’è…
Tre mesi in cui stavo attenta a qualsiasi cosa: al cibo, ai luoghi non chiusi, al fumo passivo… e riposo e relax!!
Questi mesi così importanti per l’attecchimento del mio piccolo embrioncino passano e lui rimane lì… ancorato e cresce…. Cresce….

Nonostante i mesi passassero l’idea che potessimo finalmente esaudire il nostro sogno non mi sembrava ancora reale… mi aspettavo la batosta da un momento all’altro.
E invece arriva il nono mese… la gravidanza procede come tutte le gravidanze normali… con nausee.. e voglie… riempita di coccole e attenzioni…

Ora sono qui con il mio piccolo Alessio… lo guardo e non penso che questo sia avvenuto grazie ad una donatrice esterna. Lei non esiste… Io me lo sono visto crescere dentro… è cresciuto grazie a me… ed è nato da me!
Dicono anche che mi somigli… a volte mi viene da sorridere… ma lui non saprà mai quanto lo abbiamo desiderato e cosa abbiamo fatto per averlo.
E’ il nostro bambino … e crescerà con tutto l’amore che possiamo dargli. ♥♥♥

Giulia

Commento ( 4 )

  • Mary

    Ciao sono Mary è la prima volta che condivido la mia esperienza ho avuto il mio dolce angioletto grazie all’ovodonazione. Ho scelto la clinica Rincón di Malaga, ma mi ha seguito il mio ginecologo per tutta la procedura precedente e post trasfer. Sono ricorsa all’ovodonazione dopo due Fivet fallite. Mi sono trovata benissimo e l’esito è stato positivo al primo tentativo, anche se portare a termine la gravidanza non è stato semplice. Ma la cosa straordinaria che voglio condividere con donne che hanno vissuto o che intendono fare quest’esperienza che ieri 7 novembre 2016 ho scoperto di essere incinta naturalmente di 7 settimane. Il mio angioletto mi ha regalato la gioia immensa di essere mamma (ha 11 mesi) e anche un nuovo miracolo.

  • Jennyfer

    Carissima Giulia.Mi hai fatto piangere. E mi hai aiutato a decidere. Praticamente avevi una situazione simile a quella che ho io adesso. Ero indecisa se trasferire una blastocisti mia e di mia marito, ma di scarsa qualità. Volevo provare ad ogni costo perché era mio! E poi non so a che centro rivolgermi continuo a dirmi……Ma tu sei stata un piccolo raggio di sole. Grazie. Davvero. Jennyfer.

  • Luigi

    Posso sapere in quale centro è stato fatto e se hai un contatto da darci
    Grazie
    Luigi e Ilaria

  • Manuela

    Carissima Giulia,
    grazie per la tua testimonianza.
    Da tanti anni io e mio marito cerchiamo un bebè…
    Abbiamo provato con una icsi andata male e poi è arrivata la sentenza..avremmo dovuto ricorrere all’eterologa maschile.
    Mio marito però non l’ha presa bene, e non vuole sentirne. Io non riesco a rassegnarmi alla eventualità di non diventare mamma. Forse sentire l’esperienza degli altri potrebbe aiutare mio marito.. perdere la speranza mi fa sentire come una condannata a morte…Puoi darmi qualche consiglio su cosa fare? Grazie, Manu

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