Attese fecondazione assistita, in Toscana il minor tempo registrato

Attese fecondazione assistita: miglior regione è la Toscana

Quando si parla di procreazione medicalmente assistita non si può non fare riferimento (fosse anche velato) a tutti quegli aspetti anche psicologici del caso, che riguardano principalmente le paure e le attese fecondazione assistita: in Italia oggi sono ancora poche le regioni davvero adempienti, ovvero quelle regioni che non solo fanno attendere di meno rispetto ad altre, ma consentono anche un notevole supporto. Tra le regioni più adempienti si registra la Toscana: solo 3 mesi di attesa rispetto a 2,5 anni in Sicilia.

In Toscana si aspetta di meno per avere figli con le tecniche di fecondazione assistita

Regione che vai, usanza che trovi. Ed anche regole e norme che spesso sono totalmente diverse da quelle di altre regioni: in Italia, quando parliamo di tecniche per aiutare le coppie infertili nel concepimento di un figlio, si fa riferimento a problemi ancora molto importanti che si configurano in lunghe attese e donazioni spesso inesistenti di gameti (problema importante specialmente per quel che riguarda la fecondazione eterologa).

Attese fecondazione assistita

Attese fecondazione assistita: bisogna attendere tre mesi in Toscana, record per l’Italia. In Sicilia invece due anni e mezzo.

Nonostante a partire dal 9 aprile 2014 sia stato possibile accedere alla fecondazione eterologa legalmente anche nel nostro paese, ad oggi molte regioni non riescono ancora ad offrire un concreto supporto alle coppie impossibilitate ad avere figli in maniera naturale. In diversi centri d’Italia le attese sono lunghe: si parla di circa due anni e mezzo per le coppie siciliane, un vero e proprio gap rispetto alle coppie in toscana che invece attendono circa tre mesi. Media è la Lombardia, dove per accedere alle tecniche si deve attendere circa dieci mesi, mentre in Piemonte più o meno tredici.

Ma perché questo abisso? Difficile dare una risposta concreta. Quel che è certo, però, è che la scarsa informazione e la gestione ancora troppo ‘improvvisata’ di queste tecniche rende tutto ancora più difficile. Ma si spera che con l’inserimento della fecondazione eterologa nei Lea, anche i gap regionali si possano ridurre al più presto.

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Fecondazione Eterologa Italia

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