Pressione bassa in gravidanza, come contrastarla

Pressione bassa in gravidanza, un problema comune

Ciao a tutte le amiche pancine e le aspiranti neo mamme! Vi diamo il bentornato nel nostro appuntamento settimanale con la rubrica del venerdì dal titolo Mamma si diventa! Nell’appuntamenti di oggi parleremo di un disturbo molto comune alle donne in dolce attesa, che è la pressione bassa in gravidanza: vedremo insieme da dove essa deriva, e come può essere contrastata o comunque tenuta sotto controllo.

Pressione bassa in gravidanza, come prevenirla e contrastarla

Uno dei primi sintomi della gravidanza in atto è quella sensazione che tutte le donne che hanno già avuto l’esperienza della dolce attesa riescono quasi sicuramente a riconoscere: la sensazione di svenimento, spossatezza e capogiri, che spesso sono tra i primi campanelli d’allarme in grado di far capire che si potrebbe essere in stato interessante.

Pressione bassa in gravidanza

Pressione bassa in gravidanza: il disturbo della pressione bassa durante la dolce attesa, perché e come avviene.

Questa sensazione di svenimento, stanchezza e capogiri, spesso si verifica nei primi due trimestri della gravidanza, ed inizia molto presto, spesso quando ancora la donna non sa di essere incinta. Talvolta sono proprio questi capogiri ad insinuare il dubbio: ciò accade a causa soprattutto dell’ipotensione, che si verifica nella donna incinta quando la pressione arteriosa si abbassa rispetto ai valori ‘normali’. Questo calo – del tutto naturale e fisiologico – della pressione si verifica di solito fino alla 24esima settimana di gravidanza, per poi assestarsi dopo questo periodo.

In genere accade che la pressione si abbassi a causa del veloce passaggio di sangue che si verifica tra arterie e vene uterine: niente di preoccupante a livello sistemico, ma sicuramente il calo della pressione può essere un fastidio per le donne incinte, che possono andare incontro a problemi più importanti come sudorazione, debolezza, mancanza di equilibrio, ed altri disturbi.

In realtà, da un punto di vista medico, c’è poco da fare, se non seguire alcune piccole regole ed accorgimenti che possono essere utili per prevenire gli svenimenti: per esempio, quando ci si alza dal letto è bene farlo gradualmente, oppure non bisogna stare troppo in luoghi caldi, assolati ed affollati. Bisogna inoltre bere molto spesso per reintegrare i Sali minerali ed i liquidi perduti.

Da ultimo, se la pressione si abbassa nell’ultimo trimestre, è bene mettersi a letto sul fianco sinistro per evitare che il ritorno venoso venga ostacolato dal peso del pancione sulla vena cava inferiore.

Arrivederci al prossimo appuntamento con la nostra rubrica settimanale Mamma si diventa!

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Fecondazione Eterologa Italia

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