Fecondazione assistita in Lazio

PMA in Lazio, polemica per il no ai farmaci gratuiti

PMA in Lazio, il no della Regione al piano terapeutico gratuito

Sono trascorsi più di due anni da quando, in Italia, è stata resa possibile l’apertura alla fecondazione eterologa per le coppie infertili che, fino al 9 aprile 2014, per accedere a questa tecnica dovevano rivolgersi a cliniche straniere. I problemi, però, sono ancora tanti: dalla mancanza di donatori di gameti fino alla attuale polemica per il no regionale al piano terapeutico gratuito. Vediamo insieme cosa sta accadendo per la PMA in Lazio.

Il problema che rende la PMA in Lazio ancora più difficile

La procreazione medicalmente assistita in Lazio sta attraversando non pochi problemi. In particolare, nell’ultimo congresso che si è tenuto a Riccione per fare il punto della situazione sulla fecondazione assistita (eterologa e omologa) si è a lungo discusso della circolare regionale del Lazio del 18 maggio, in cui si evidenziava la lista delle strutture pubbliche abilitate al rilascio dei farmaci per il trattamento della fertilità.

PMA in Lazio

PMA in Lazio: il problema del mancato rilascio di farmaci gratuiti per la cura dell’infertilità nei centri privati.

Il problema è molto più serio di quanto si possa pensare. Attualmente, infatti, le strutture private – che in Lazio sono tante e ricoprono almeno l’80% delle prestazioni per la fecondazione assistita – non potranno più fornire gratuitamente i piani terapeutici per le coppie che vi si rivolgono: ciò si traduce nell’impossibilità per le coppie meno danarose di effettuare gratuitamente le cure per la stimolazione e per l’antinfertilità.

Nella lista contenuta nella circolare, infatti, sono previste solo 15 strutture pubbliche abilitate al rilascio di questi farmaci, e di queste strutture alcune non si occupano della procreazione medicalmente assistita. In altri casi, pur occupandosene a livello astratto, diversi ospedali non sono ancora pronti né autorizzati ad offrire la tecnica della procreazione assistita.

Questa situazione non fa che alimentare una difficoltà pre-esistente per le coppie infertili, che oltre a preoccuparsi di trovare il centro più adatto (ed economico) per risolvere il problema di infertilità, dovranno sborsare tra 1000 e 1500 euro per un ciclo di gonadotropine.

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Fecondazione Eterologa Italia

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